Quanti non condannano tutte le violenze ispirate dall’odio verso un popolo intero e volte a compiere massacri quali prodromi di un genocidio, e non solo non le condannano ma esprimono solidarietà e promettono aiuto a chi perpetra tali crimini disumani, antiumani, lo fa per sottomissione davanti alla prepotenza e anche per l’affinità dei loro caratteri con quelli dei terroristi. E’ una forma di simpatia e complicità per lo meno mentale.
Personalmente simpatizzo sempre con le vittime, israeliane e palestinesi, ucraine e russe. Ho subìto tante prepotenze in vita mia e non ho mai simpatizzato con chi me le infliggeva o cercava di farlo, spesso senza riuscirvi per mia fortuna e volontà di oppormi al male.
Fin da bambino ho sempre parteggiato per i perdenti: per i Troiani di Ettore, per gli Indiani d’America e così via.
Oggi parteggio per gli ostaggi rapiti dai terroristi e per i civili di Gaza bombardati dagli altri terroristi.
Sono in buona compagnia di non pochi Ebrei, anche israeliani, oltre che di tanti giovani europei e americani.
Non c’è ragion di Stato che possa giustificare i massacri degli uomini né, a fortiori, quelli delle donne e dei loro bambini.
Ripeto con la madre di Ettore e di altri figli già morti, la madre dolorosa che cerca di salvare la figlia Polissena: “mhde; ktavnhte: tw'n teqnhkovtwn a{li" " (Euripide, Ecuba, v. 278), non uccidete, ce n’è abbastanza di morti..
Bologna 14 ottobre 2023 ore 17, 46 giovanni ghiselli.
p.s.
dichiaro questa mia posizione per togliere il disturbo a chi volesse attribuirmene altre. Chi è d’accordo lo faccia sapere.
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