Nell'Oreste [1] del "sacrilego" Euripide, Apollo chiarisce che i numi si sono serviti della bellezza di Elena per causare con la guerra di Troia tanti morti da eliminare l'oltraggio dell'eccessiva abbondanza dei mortali sulla terra (vv. 1640-1642).
La stessa spiegazione si trova nel prologo dell'Elena [2] dove la figlia di Zeus spiega che a suscitare la guerra tra gli Elleni e i Frigi infelici furono i disegni di Zeus che volle alleggerire la madre terra della massa numerosa dei mortali (vv. 37-40).
Questa notte mi sono apparse in sogno le adultere mie guidate da Helena, la più importante, la più onesta, la più intelligente, la più bella.
Mi ha detto che lei e le altre sono state spinte all’adulterio da Dio perché io divenissi il loro aedo, il pesarese Omero, cantore però di amori, non di guerra.
Ricorderò questa visione notturne con le parole difensive di Helena finnica se, al pari di Ovidio, verrò accusato di essere maestro di osceno, indecente adulterio.
Le mie adultere vennero tutte con proteso il cuore ma presto ognuna di loro dileguò senza vestigio[3].
Sono l’amante abbandonato eppure grato a tutte, in particolare alle tre finlandesi che ho immortalato per somma riconoscenza e con gioia grande.
Le vestigia le ho impresse io raccontando le nostre storie belle come fiabe e potenti quali drammi finiti bene, come meglio non potevano.
Bologna 14 ottobre 2023 ore 10, 18, giovanni ghiselli
p. s
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