“Tommaso (che era il suo vero nome) fu da tutti detto Masaccio; non già perché e’ fusse vizioso, essendo egli la bontà naturale, ma per la tanta trascurrataggine; con la quale niente di manco, egli era tanto amorevole nel fare altrui servizio e piacere, che più altro non può bramarsi” ” scrive Giorgio Vasari (1511-1574)il quale mette in risalto la naturalezza e la verità delle sue figure: “perché invero le cose fatte innanzi a lui si possono chiamare dipinte, e le sue vivaci, veraci, e naturali, allato a quelle fatte dagli altri”.
Masaccio è uno dei miei maestri e modelli tanto è vero che alcuni mi chiamano giannaccio per la mia trascurataggine. Credono di infamarmi mentre mi incensano. Sono davvero giannaccio, studente e povero: il poverello di Pesaro.
Tutti titoli che mi fanno onore.
Bologna 23 ottobre 2023 ore 10, 44.
p. s.
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