Lo studio del greco e del latino insegnano il bello stile che ci fa onore: non solo lo stile letterario del parlare e dello scrivere ma anche quello del vivere.
Quando il pacchiano re Creso fece vedere a Solone i suoi cospicui tesori e gli chiese se conoscesse qualcuno più felice di lui, l’ospite ateniese nominò personaggi non famosi né ricchi, ma "belli e buoni". Creso lo giudicò "strambo e zotico", tuttavia volle domandargli se lo mettesse in qualche modo nel novero degli uomini felici.
Solone rispose:"Ai Greci, o re dei Lidi, il dio ha dato di essere misurati (metrivw" e[cein) in tutto, e, per questa misuratezza (uJpov…metriovthto" ) ci tocca una saggezza non arrogante ma popolare, non regale né splendida "(Plutarco, Vita di Solone , 27).
Lì per lì Creso non comprese, ma poi, una volta sconfitto da Ciro e finito sul rogo, gridò tre volte "O Solone", poiché aveva capito che la sua felicità era stata solo parola e opinione e parvenza.
Ipse nescit quid habeat, adeo saplutus est (Satyricon, 7. 6) lui nemmeno sa quanto possieda tanto è straricco.
E' il liberto Ermerote che parla di Trimalchione straricco anche di strafalcioni ridicoli e penosi.
Una prudens simplicitas (Marziale, X, 47, 7) semplicità accorta distingue le persone eleganti dai cafoni che ostentano o pure iventano lussi meschini (miserae luxuriae, Properzio, II, 2, 32) i quali provocano disgusto nelle persone assennate e dotate di stile.
Bologna 13 ottobre 2023 ore 18, 59 giovanni ghiselli
Nessun commento:
Posta un commento