NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

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lunedì 23 ottobre 2023

Le madri e gli studenti contro la guerra.


 

Madri e studenti

 

Nel quotidiano “la Repubblica di oggi a pagina 4 leggo questo titolo:

I movimenti per la pace.

 “Madri israeliane e palestinesi unite: “Non uccideteci i figli”.

Credo che solo loro possano fermare la guerra mobilitandosi e unendosi.

I terroristi delle due parti non si fermeranno finché non ci sarà una mobilitazione popolare. Si muovano ancora le donne che danno la vita, non certo perché le loro creature vengano massacrate.

A pagina 6 leggo di studenti e professori dell’ambiente accademico degli Stati Uniti che “accusano il governo israeliano di essere completamente responsabile delle stragi dei suoi civili”.

Obietto che responsabile delle stragi è chi le compie: israeliani o palestinesi, russi o ucraini che siano. Le guerre sono tutte terroristiche

 

Perché queste stragi non arrivino al genocidio e alla catastofe mondiale dobbiamo mobilitarci,  scrivere e parlare pubblicamente contro i portatori di morte.  Hanno iniziato le madri che creano la vita e gli studenti i quali studiando capiscono che l’unica ragione di uno Stato o di una associazione è tutelare la vita.

 

Il movimento studentesco del ’68 raggiunse, solo temporaneamente purtroppo, due risultati: dare inizio alla liberazione delle donne e confutare l’autorità irrazionale. Il potere impiegando i suo mezzi, anche nefandi, ha recuperato quanto aveva perduto. La classe politica, difettosa, eppure  comunque politica, è scomparsa lasciando il posto a volgari mimi che insultano la cultur, l’intelligenza, il pudore.

Eravamo ragazzi studenti e tante compagne studentesse e alcuni professori erano con noi. Eravamo anche carini allora.

Ora queste forze favorevoli alla vita e ostili alla negazione del pensiero come pure della parresia cioè della democrazia fallacemente e fallaci verbo vantata, devono unirsi e manifestare per coinvolgere gli indifferenti che non capiscono quali pericoli stiamo correndo. I rischi sono quelli della tirannide e della distruzione di ogni cosa buona, compresa la vita.

I tanti fautori delle guerre devono essere confutati, sbugiardati, denunciati  ridicolizzati e messi in soffitta con altro ciarpame.

 

Bologna 23 ottobre 2023 giovanni ghiselli ore 17, 46

 

p. s.

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