E’ giusto condannare ed esecrare le uccisioni peggio che barbare pepetrate dagli assassini di Hamas nei confronti degli Israeliani e delle altre vittime. Mi associo all’esecrazione corale. Tuttavia mi distacco dal coro condannando ed esecrando anche i massacri compiuti per rappresaglia nei confronti dei civili di Gaza.
Ne leggo la cronaca a pagina 3 del quotidiano “la Repubblica” di oggi.
Cito alcune parole dell’articolo intitolato Qui Gaza
GAZA CITY- “Ieri mattina, giorno dopo il drammatico attacco di Hamas a Israele, un bombardamento aereo ha colpito a mezzogiorno un edificio di due piani nel campo di habalia, nel Nord di Gaza (…) Per diversi minuti nessuno ha potuto vedere nulla. Polvere e fumo schermavano la vista e rendevano difficile l’evacuazione. Mezz’ora dopo , a terra erano rimasti cinquanta corpi. Più di cento feriti” . La firma è Sami al-Ajrami.
Un arabo diranno alcuni.
A pagina 11 del medesimo giornale Assaf Gavron “uno scrittore israeliano noto per le sue idee progressiste e per la sua opposizione al governo Netanyau risponde a lle domande di Stefania Di Lellis.
La sintesi virgolettata è “Non lasciamoci travolgere dall’odiio. Cerchiamo le cause”.
Assaf Gavron dice: “ho una speranza: che quello che sta accadendo sia un punto di svolta, che faccia capire a un numero più aòto di persone in questo Paese che così non si può andare avanti. Che è stata la politica verso i palestinesi basata solo sull’umiliazione a portarci a tutto questo”.
Non credo che questo scrittore israeliano sia un antisemita.
Bologna 10 ottobre 2023 ore 21, 20 giovanni ghiselli.
p. s.
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