giovedì 5 dicembre 2024

Nerone IX . Spese temperate o smodate. Avvelenamento di Britannico. I segreti del potere arcana imperii

Nerone IX . spese temperate o smodate.

 Avvelenamento di Britannico. I segreti del potere arcana imperii

 

 

  Augusto e Tiberio i fuono imperaratori dalle temperate  spese.  Si vede ancora, racconta Svetonio, la parsimonia (73) delle  supellettili del primo imperatore.  Cibi minimi erat atque vulgaris fere. Mangiava secundarium panem et pisciculos minutos et caseum bubulum manu pressum et ficos virides ( Vita Augusti, 76), pane ordinario, pesciolini, cacio vaccino, premuto a mano e fichi freschi.

 

“Oggi siamo a una tendenza da ultimi giorni di Pompei…un incanaglimento generale. Forse è il caso di rivolgersi, più che agli uomini di buona volontà, a quelli di buon gusto, forse è il caso di tornare a scrivere sulle buone maniere, sulla buona educazione, sui buoni costumi…L’Augusto più ammirevole è quello che nel Palatino si ciba di fave e di cicoria, da vero padrone del mondo”.[1]

Cfr. Alcmane, Catullo, Orazio.

Le temperate spese torneranno di moda con Vespasiano.

 

 

Agrippina voleva controllare il figlio e gli rinfacciava di essere stata lei a farlo diventare imperatore, come se potesse revocarlo: non sapeva infatti che ogni forma di potere assoluto (pa'sa ijscu;~ au[tarco~ ), una volta concesso, si separa da chi lo ha donato e diviene proprietà di chi lo ha ricevuto a danno del beneficante kat’ ejkeivnou (Cassio Dione, 61, 7, 3).

Nel 55 dunque Nerone fece assassinare Britannico, e siccome la pelle era diventata livida uJpo; tou' farmavkou, per effetto del veleno, lo fece cospargere di gesso: “guvyw/ e[crisen . Ma durante il funerale si rovesciò un violento temporale che lavò il gesso, in modo che il delitto non fu solo chiacchierato ma anche visto.

 

Vediamo Tacito . Alla fine del 55 i Parti entrarono in Armenia.

Il re dei Parti Vologese aveva insediato come re dell’Armenia suo fratello Tiridate. A Roma, una città sermonum avida (Annales, XIII, 6), si chiedevano come avrebbe potuto un ragazzo di diciassette anni suscipere eam molem aut propulsare, tanto più che si lasciava guidare a femina e da due pedagoghi. Però Nerone poteva scegliere un buon generale. In effetti fu inviato l’ottimo comandante Domizio Corbulone. Nerone cominciò a emanciparsi dalla madre grazie a una liberta cui vocabulum Acte fuit (XIII, 12). Nerone era attratto da questa muliercula e invece, ab Octavia abhorrebat provava ripugnanza per Ottavia, nobili quidem et probitatis spectatae,  fato quodam an quia praevălent inlicita.

 Ad Agrippina Acte non piaceva, anzi muliebriter fremere (13, 13), donnescamente fremeva. Ma quantōque foediora exprobrabat acrius accendere,  accendeva tanto più il figlio, quanto più gli rimproverava l’obbrobrio di amare una serva.

Nerone si affida a Seneca. Allora Agrippina si dà alle blandizie, anche fisiche, nei confronti di Nerone, ma gli amici metuebant orabantque cavēre insidias mulieris semper atrocis, tum et falsae. Poi Nerone toglie a Pallante, partigiano e amante di Agrippina, la cura rerum l’amministrazione delle rendite, ossia l’arbitrium regni che Claudio gli aveva assegnato. Era il ministro a rationibus. Callisto e Polibio a libellis.

Allora Agrippina minaccia Nerone dicendo che lei, figlia del grande Germanico, sarebbe andata con Britannico in castra: Nerone aveva come alleati debilis Burrus…trunca scilicet manu, e Seneca un exul, professoriā linguā (13, 14), Burro, un minorato, dalla mano mozza, e un ex esiliato dal linguaggio pedante. Siamo nel 55. Uccisione di Britannico.

 Dicendo queste parole Agrippina alzava le mani e lanciava ingiurie. Allora Nerone attiva la famigerata Locusta già damnata veneficii. (Significa “cavalletta” e “aragosta”.) A corte un servo  assaggia una bevanda caldissima e innocua, poi la passa a  Britannico il quale la rifiuta.


 

 La bevanda bollente viene allungata e raffreddata con del veleno. Britannico rimane senza voce né respiro e Nerone dice che è epilessia. Ma tutti capiscono e si spaventano. Tra il popolo molti giudicarono il delitto con indulgenza: “plerique etiam hominum ignoscebant antiquas fratrum discordias et insociabile regnum aestimantes (13, 17).

E’ uno degli arcana imperii.

Un segreto del Palazzo simile a questo, (arcana domus) è rivelato dallo storiografo all'inizio degli Annales, quando Tiberio sta succedendo ad Augusto (14 d. C.) :"eam condicionem esse imperandi ut non aliter ratio constet quam si uni reddatur " (I, 6), questa è la condizione dell'impero che i conti tornano bene se si rendono a uno solo.

 

Si pensi a Eteocle e Polinice: "sociisque comes discordia regnis" (Stazio, Tebaide, I, 130), la discordia compagna dei regni condivisi.

Alla morte di Nerone  cui succedette Galba poi Otone quidi Vitellio e infine Vespasiano si rivelò un altro arcanum: "posse principem alibi quam Romae fieri " (Historiae , I, 4), l'imperatore poteva essere creato anche fuori da Roma. Poco dopo a Vespasiano, vicino allo scontro finale con Vitellio, si svelò un' altra norma ancora  :"imperium cupientibus nihil medium inter summa aut praecipitia" (Historiae, II, 74), per chi aspira al potere non c'è via di mezzo tra la vetta e il precipizio.  

Bologna 5 dicembre 2024 ore 10, 49

p. s.

Statistiche del blog

Sempre1648629

Oggi232

Ieri541

Questo mese1879

Il mese scorso11873

 

 

 

 

 



[1] G. Bocca, Contro il lusso cafone, per motivi morali. Ed estetici, Il venerdì di Repubblica, 27 giugno 2008, p. 11.

Nessun commento:

Posta un commento