Già docente di latino e greco nei Licei Rambaldi di Imola, Minghetti e Galvani di Bologna, docente a contratto nelle università di Bologna, Bolzano-Bressanone e Urbino. Collaboratore di vari quotidiani tra cui "la Repubblica" e "il Fatto quotidiano", autore di traduzioni e commenti di classici (Edipo re, Antigone di Sofocle; Medea, Baccanti di Euripide; Omero, Storiografi greci, Satyricon) per diversi editori (Loffredo, Cappelli, Canova)
venerdì 18 marzo 2022
I valori presunti.
I “valori” per i quali da settimane in Ucraina vengono perpetrati massacri orrendi sono la sete di potere dei due presidenti, la volontà di apparire significativi e importanti dei loro sostenitori e detrattori, la democrazia che in realtà è un’oligarchia molto ristretta, la cosiddetta libertà di parola che di fatto è una propaganda menzognera, anzi due propagande ingannevoli, e alla fine dei conti la preponderanza di una delle due grandi potenze rimaste: Cina e Stati Uniti.
Per questo muoiono Ucraini e Russi, per questo rischiamo di naufragare nel caos in tanti assai presto, in nome di questi sbandierati “valori” si aggira lo spettro della miseria sui tanti poveri dell’Europa.
Che si muoia, giustamente, per la libertà e per la democrazia lasciamolo dire agli ignoranti prezzolati che inveiscono contro chi cerca una via di uscita da questo vicolo cieco e mortale. Abbiamo visto gli uni e gli altri ieri sera ospiti di Formigli a “Piazza pulita”.
Cito di nuovo una frase di Musil giù utilizzata:
“Come gettando uno sguardo fuori da una finestra aperta di colpo, egli sentì quello che in realtà lo circondava: i cannoni, i commerci di Europa” (Musil, L’uomo senza qualità, parte terza capitolo 18).
Bologna 18 marzo 2021
giovanni ghiselli
p. s
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