mercoledì 23 marzo 2022

Lettera agli studenti.

Ho letto che gli studenti hanno occupato un paio di licei di Bologna per discutere anche sulla guerra. Lunedì scorso ho tenuto una conferenza on line per il liceo Giannone di Benevento, seguita da una  discussione sulla bellezza della vita e l’orrore della guerra.
Ho presentato, tra l’altro, l’obiettività epica di Erodoto e la ricerca della causa più vera ma meno chiarita a parole di Tucidide.
Le varie opinioni dei classici hanno interessato e fatto discutere il pubblico.
 
Il 2 aprile sarò a Cento per parlare di Erodoto. Metterò in rilievo il “relativismo culturale” dello storiografo greco per il quale ogni popolo ha diritto di conservare le proprie tradizioni.
 
L’11 aprile sarò al Centro Stella di via Savioli qui a Bologna.
Parlerò della guerra  mettendo in rilievo il fatto che i conflitti sconfiggono tutti, a partire dai poveri.
 
Ha scritto bene, realisticamente, Bertolt Brecht:
 
La guerra che verrà
 
“Non è la prima. Prima ci sono state altre guerre.
Alla fine dell’ultima
C’erano vincitori e vinti.
Fra i vinti la povera gente
faceva la fame. Fra i vincitori
faceva la fame la povera gente egualmente” (Poesie di Svendorg, del 1939).
 
Le guerre dice Alessandro Magno di Curzio Rufo, sono fatte di propaganda: Famā enim bella constant, et saepe etiam, quod falso creditum est, veri vicem obtinuit” ( Curzio Rufo, Historiae Alexandri Magni,  8, 8, 15), le guerre sono fatte di quanto viene affermato, e spesso anche quello che si è creduto senza ragione, ha fatto le veci della verità.
 
Ebbene, cercheremo di analizzare la propagande di queste settimane analizzandola con spirito critico.
 
Se vi interessano le mie riflessioni, potete leggerle nel mio blog; se volete ascoltami e discutere con me, potete scrivermi.
Ho insegnato greco e latino per 2 anni nel liceo Rambaldi di Imola; per 5 nel Minghetti di Bologna; per 28 nel Galvani di Bologna e per 10 anni anche didattica della letteratura greca nella SSIS dell’alma mater.

Saluti
giovanni ghiselli
 
g.ghiselli@tin.it

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