sabato 12 marzo 2022

L’Ucraina è Europa. La Russia è Europa, non meno.


 

Papa Francesco chiede di fermare la guerra in nome di Dio.

Si deve trovare il modo di dominare questo caos, di cosmizzarlo.

Credo che questo non sia possibile se si parteggia faziosamente per Zelenskj o per Putin, per gli Ucraini o per i Russi: tra gli uni e gli altri ci sono tante vittime umane di questo mattatoio senza tregua.

Dobbiamo parteggiare per l’umanità a cominciare da quella europea che comprende Ucraini e Russi ed è in parte già oppressa, in parte seriamente minacciata da una corsa alle armi.

Quanti negano che i Russi siano europei, al punto di mettere all’indice scrittori come Dostoevskij e di allontanare gli artisti russi dai teatri e atleti russi dalle gare, sono latori di odio razziale.

 Quanti propugnano l’invio di armi dove ce ne sono già troppe, e nelle discussioni televisive si scagliano contro i pochi che fanno notare come sia necessario studiare e capire la complessità della orribile situazione attuale per semplificarla e risolverla, sono fautori di guerra.

La compassione nei confronti dei bambini martoriati dovrebbe indurre a cercare un confronto risolutivo del conflitto.

Invece due sere fa da Formigli c’era una tale che ostentava lacrime a comando-lacrimae iussae-, poi si è messa a inveire contro due persone civili che cercavano un confronto dialettico per indagare sulle cause di questo macello al fine di trovarne una possibile soluzione.

Senza invocare la guerra mondiale come sta facendo qualcuno.

Bologna12 marzo 2022 ore 20, 04

giovanni ghiselli

p. s  

ora vado a correre: questa sera correrò, ritualmente, non solo in favore della snellezza ma anche della pace.  

 

 

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