L’altra metà di ciascun suvmbolon è la morte.
Sentite questa: “Coca e Big Mac erano l’Occidente”
Mosca si sveglia in una giornata da Urss.” (“la Repubblica” di oggi 10 marzo 2022, pagina 15)
Se l’Occidente è fatto di Coca e Big Mac io non faccio parte di questa rancida fetta del globo. Per me l’Occidente è Omero, Sofocle, Dante, Leopardi, Tolstoj, Platone, Nietzsche e altri autori di questo livello, Dostoevskij compreso.
Autori che ben pochi oramai leggono in questo Occidente asservito, degradato, depravato. Li cito spesso perché chi mi legge vada o torni a leggerli.
La Coca Cola è una bevanda nociva: fa ingrassare e fa venire il diabete con tutto lo zucchero che contiene. Il Big Mac non so cosa sia, ma quando vedo da fuori i locali McDonald’s provo una ripugnanza istintiva per lo squallore che ne traspare.
I panini raffigurati dalla pubblicità fanno rabbrividire.
Questi simboli sono meno violenti ma altrettanto disgustosi di quello che ho ricordato ieri o ieri l’altro traendolo da 1984 di Orwell.
Rosalba Castelletti, l’autrice del reportage da Mosca, scrive questo sommario citando un quidam de populo: “L’arrivo dei marchi americani ed europei segnò gli anni della perestrojka. Oggi lasciano il paese. “Ci facevano sentire parte del mondo”.
Chi si sente parte del modo grazie alla Coca Cola e ai locali McDonald’s è una persona mortificata, mentalmente già morta, da compatire.
Putroppo la propaganda di questo Occidente corrotto e decaduto ha vinto la sua battaglia contro la cultura, la bellezza, l’eleganza, il rispetto di sé e degli altri. La scuola che ha smesso di funzionare, cioè di fare amare gli autori e gli artisti ha contribuito a questo trionfo dell’ignoranza mortificante.
Continuerò finché vivo questa mia lotta contro la volgarità.
Sono alleato con gli autori nominati sopra e con molti altri di tale levatura che eleva chi li legge.
Bologna 10 marzo 2022
giovanni ghiselli
p. s.
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