In Ucraina l’aria è dissanguata e morente come tante persone, già troppe. Nel frattempo in Italia si fanno le graduatorie delle vittime, si piange sulle une, mentre sulle altre si assume l’aria supponente e irrisoria del divo Giulio quando disse di Ambrosoli: “se l’è cercata”.
E se qualche professore prova a dire che anche tanti uomini e ragazzi Russi sono morti ammazzati, quindi magari si azzarda a citare Euripide: “Mhde; ktavnhte: tw'n teqnhkovtwn a{li" " ( Ecuba, v. 278, non ammazzate: ce n’è abbastanza di morti), i grandi uomini e le grandi donne, veri maestri del pensiero comune, sbattono gli occhi annoiati come fa un’aquila reale che tollera accanto a sé sul ramo un passerotto indegno di qualsiasi attenzione.
Per questa ultima immagine mi sono avvalso di Musil (L’uomo senza qualità, parte terza, 19 Verso Moosbrugger)
Bologna 21 marzo 2022 ore 18, 57
giovanni ghiselli
p. s.
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Ringrazio i colleghi del liceo Giannone di Benevento e quanti altri si sono collegati per l’attenzione ricevuta durante la mia chiacchierata di oggi.
Siete stati tutti davvero carini, educati e simpatici.
Grazie anche per le domande ricevute da diversi colleghi e da una maturanda.
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