Gli esercizi ginnici sono veri esercizi di virtù. E’ un dovere verso se stesso, un dovere morale essere sano e apparire gradevole quanto più è possibile. La cultura dell’aspetto è anche cura della bella forma interiore.
Oggi sono particolarmente fiero di me. Per quale ragione? domanderai forse, caro lettore. Magari penserai che ho fatto una bella lezione, o che ho affascinato una donna, oppure ho scritto un post di successo.
Macché: ho fatto di meglio.
Ho scalato il colle di San Luca dalla parte ripida con la bicicletta.
E’ stata una vittoria della volontà perché non sono ancora allenato a salite tanto dure. Poi anche una prova di buona salute. Ogni anno la prima volta che scalo quel colle impervio non metto in conto di fermarmi a metà, bensì dal 2020 considero piuttosto che potrei lasciarci la pelle.
Del resto ogni salita è pervia a chi si tiene in esercizio e si nutre con giudizio.
Quando arrivo al santuario accendo un cero al sacro cuore di Gesù: basta un’offerta di 1 euro e cinquanta.
Ma la vera offerta è la virtuosa, santa fatica impiegata.
Ho fatto il ritormo con altra salita: salendo e scendendo dall’altra parte tutto contento. C’era pure un bel sole che mi abbronzava. Sicché mi sono meritato un’insalatona con il tonno e tre palline di mozzarella all’Arci di san Lazzaro, più un quarto di vino bianco e una bottiglietta di acqua minerale: 8 euro e sessanta in tutto. Me lo posso permettere tutti i giorni, seduto nel sole. Del resto se poprio non potessi chiuderebbero un occhio perché sono vecchi comunisti: persone caritatevoli, persone perbene.
Ne ho conosciuto uno che ha dieci anni più di me e sta benissimo anche lui.
Che Dio lo benedica!
Nel pomeriggio ho studiato perché non ci sia discrepanza stridente tra il corpo vigoroso e la mente svigorita.
Questo diario vuole essere educativo, esemplarmente educativo amici miei cari.
gianni
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