“A dura vita, a dura disciplina,/muti, derisi, solitari stanno, /strumenti ciechi d’occhiuta rapina,/che lor non tocca e che forse non sanno”[1].
Cari lettori dopo questa epigrafe tratta da Sant’Ambrogio di Giuseppe Giusti con la compassione per il nemico, vi presento la schifezza quotidiana tratta da “la Repubblica” di oggi (pagina 6)
Il titolo è questo
La resistenza
Il comandante ucraino
“Colpiamo i russi
Come in un safari”
Sono parole tratte da questo contesto: “E noi siamo tutti di Irpin, conosciamo ogni strada e ogni palazzo, sappiamo dove nasconderci e come raggiungere le postazioni. E’ troppo facile, stiamo facendo il safari con i russi. Li possiamo uccidere quando vogliamo”.
Voi sì che siete bravi! sembra sottintendere l’articolo.
Probabilmente il cacciatore di animali è uno dei nazisti che si fanno scudo dei bambini i quali del resto non dovrebbero venire bersagliati per nessuna ragione. Ma non sono stati i fanti così facilmente annientabili a bombardare gli ospedali.
Questo capobanda assassino presenta i soldati russi come bestie da ammazzare.
Probabilmente lui e le sue brigate nere vengono contraccambiati con altrettanto odio e disprezzo dai russi i quali, a loro volta, non sono certo da approvare.
Dunque? Dunque non bisogna mandare le armi a questi uomini inferociti.
Ma che la guerra continui conviene a quanti aizzano l’odio tra i popoli e mandano ordigni micidiali che possono finire in mano a chiunque.
Ieri sera a piazza pulita c’erano due professori: Orsini e Di Cesare che cercavano di smontare la propaganda bellicista dilagata in Italia.
Ebbene un tale, un energumeno invitato da Formigli li ha aggrediti a voce alta e con parole irrispettose soprattutto nei confronti della donna, la professoressa Donatella Di Cesare.
Il pacifismo ora viene accusato come equidistanza tra il male e il bene.
La guerra invece è santa anche se causa migliaia di vittime e con le associate sanzioni provocherà miseria e desolazione in una parte non piccola della popolazione europea.
Io credo che debbano terminare lo scempio orrendo della guerra e questo vergognoso scempio della propaganda menzognera che campeggia nei canali televisivi e nei giornali alimentando le stragi.
Bologna 11 marzo 2022 ore 17, 47
giovanni ghiselli
p. s
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