Ieri ho scritto alcune parole sull’attivismo spietato, “faustiano”, dell’uomo occidentale del tutto irreligioso.
Oggi voglio fare un aggiunta in parte correttiva: della religio-superstizione l’uomo moderno conserva l’odio teologico per l’ eretico .
Lo vediamo in questi giorni nella propaganda antirussa dei nostri canali televisivi che denunciano continuamente le stragi e i massacri compiuti da questi “barbari orientali”. Non solo tutte le rovine e le sofferenze messe continuamente in mostra vengono sempre addebitate agli spietati soldati russi: un servizio criminalizzava perfino gli aiuti che certi militari occupanti davano ad alcuni ucraini disperati: anche questo soccorso veniva indicato come malvagio siccome fatto non certo per compassione ma per bieca propaganda.
Le televisioni ospitano e danno la parola che non viene interrotta a quanti mostrano un solo lato della guerra.
Manca l’obiettività epica che caratterizzava la storiografia precristiana: Erodoto nel proemio alle sue Storie annuncia che vuole sottrarre all’oscurità della dimenticanza le imprese grandi e meravigliose compiute da Elleni e da barbari, al punto che Plutarco nel Peri; th'" jHrodovtou kakohqeiva" - De Herodoti malignitate -presenta questo storiografo come filobarbaro.
Ora invece di filobarbaro si dà del filoputiniano a chi si vuole infamare con l’odio appunto teologico riservato all’eretico che critica i dogmi.
Il miscredente oggi non viene messo al rogo, tuttavia appena apre bocca riceve sovrapposizioni becere, interruzioni pubblicitarie se non anche insulti indecenti dai benpensanti, gli ortodossi che attribuiscono tutto il male a una parte senza esaminare criticamente le notizie né indagare le cause più vere e mai chiarite a parole dei fatti.
Chi cerca di farlo è un delinquente complice dei barbari massacratori russi.
Bologna 27 marzo 2022 ora (legale) 10, 39
giovanni ghiselli
p. s
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Sabato 2 aprile dalle 17 a Cento parlerò di Erodoto inquadrandolo nella storiografia antica.
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