La bellezza è una forza che può essere usata bene cioè in favore della vita, e pure male ossia contro la vita.
Elena, l’incarnazione della bellezza, assume aspetti diversi in diversi autori e testi
La bellezza dello stile.
La bellezza del cultus moderato e quella della neglegentia come trasandatezza ricercata.
La bellezza nella morte: Aiace, Polissena e Cleopatra.
La bellezza della sprezzatura e la bruttezza volgare dell’affettazione (Castiglione, Leopardi).
La bellezza giustifica la vita e la salva dal cupio dissolvi della sapienza silenica (Nietzsche).
La bellezza viene spesso associata alla semplicità (Euripide, Tucidide).
La bellezza vivifica quasi sempre, la guerra mortifica sempre.
Le guerre sono tutte bella civilia e spesso plus quam civilia (cfr. l’incipit della Pharsalia di Lucano) et militibus tantum de funere pugna i soldati combattono solo per una tomba situata da una parte o dall’altra.
La guerra cavalleresca di una volta, fatta senza gli “abominosi ordigni” (Ariosto) delle armi da fuoco, era meno orrenda.
Bisogna cercare la cause delle guerre e rimuoverle per farle cessare.
Svolgerò questo percorso on line per il liceo Giannone di Benevento il 21 marzo dalle 15 alle 17 .
L’iscrizione è gratuita.
Se volete iscrivervi scrivete a circologiannoniano@classicogiannonebn.com
Saluti
Gianni
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