A chi mi dà del filo Putin, scrivendo o parlando a vanvera, rispondo che mandare le armi dove già si combatte e si ammazzano in maniera indiscriminata donne uomini e bambini proprio con le armi è un atto di guerra contrario all’undicesimo dei princìpi fondamentali della nostra Costituzione (Articolo 11)
Consiglio i parlamentari che hanno votato questo prolungamento della guerra, durata già troppo a lungo, di andare a leggerlo o rileggerlo.
Bene hanno fatto ieri i senatori e i deputati contumaci rispetto a una seduta dove si applaudivano discorsi che avevano propugnato la guerra e l’inasprimento delle sanzioni a tutti i costi.
Questi si contano in termini di vite umane spezzate dalle armi cui seguiranno vite umane desolate e affamate dalle sanzioni che colpiscono già tanti poveri. Si tiene il conto dei bambini ammazzati: 121 dicono questa mattina.
Le armi distruttive non risparmiano nessuno, non sono mai intelligenti né buone.
Temo che anche le sanzioni colpiranno prima di tutti i più deboli: i bambini e i vecchi delle tante famiglie già povere.
Chi ieri ha riempito di applausi l’aula magna dei parlamentari, grazie a Dio non piena di “eletti”, dovrà renderne conto sicuramente ai prossimi elettori che cadranno in gran numero nella povertà, e forse anche a Dio, chiunque Egli sia. Con questo post dichiaro guerra alla guerra e amore alla pace.
Chi sta con Zelenskj o con Putin sta , invece, dalla parte della guerra. Non è contumace alle armi bensì partecipe e complice
Bologna 23 marzo 2022 ore 9, 33.
giovanni ghiselli
p. s.
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