martedì 15 marzo 2022

La coraggiosa giornalista eretica e i nostri ridicoli ortodossi

Brava la giornalista  Marina Ovsyannikova che ha avuto il coraggio di mostrare il cartello NO War durante una trasmissione della TV russa.
Mi piacerebbe che anche qui da noi ci fossero giornalisti non soggetti al conformismo. Ho visto strilloni televisivi subissare con parole urlate quelle di Luciano Canfora  e di altri rari personaggi non allineati con i conformisti organici al governo.
Leggo parole irrisorie scritte dall’esimia Concita De Gregorio su alcuni di questi eretici da mettere sul rogo: “C’è l’arroganza dell’Occidente” succube dell’Amerika  di Luciana Castellina. C’è il “maccartismo di chi accusa i pacifisti di essere filo Putin” protesta Luciano Canfora”.
 
Concita invece ha la coscienza a posto e la visibilità della propria persona in  diversi posti dove può parlare e straparlare a lungo.
 
Cito alcune altre sue parole di ortodossia governativa: “Enrico Letta si è messo l’elmetto , lo irride la sinistra della sinistra mentre i consensi del PD, sorpresa, nei sondaggi crescono. Saremo mica un popolo, anche di sinistra, di guerrafondai?” (“la Repubblica” di oggi 15 marzo pagina 18)
Il titolo di questo articolo è ridicolo come il resto: “Benvenuti nel solito Paese “né né”.
 
Ribadisco e concludo: Né la guerra né le armi.
 
Bologna 15 marzo 2022 ore 18, 56
giovanni ghiselli
 
p. s.
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