Mi piacerebbe che anche qui da noi ci fossero giornalisti non soggetti al conformismo. Ho visto strilloni televisivi subissare con parole urlate quelle di Luciano Canfora e di altri rari personaggi non allineati con i conformisti organici al governo.
Leggo parole irrisorie scritte dall’esimia Concita De Gregorio su alcuni di questi eretici da mettere sul rogo: “C’è l’arroganza dell’Occidente” succube dell’Amerika di Luciana Castellina. C’è il “maccartismo di chi accusa i pacifisti di essere filo Putin” protesta Luciano Canfora”.
Concita invece ha la coscienza a posto e la visibilità della propria persona in diversi posti dove può parlare e straparlare a lungo.
Cito alcune altre sue parole di ortodossia governativa: “Enrico Letta si è messo l’elmetto , lo irride la sinistra della sinistra mentre i consensi del PD, sorpresa, nei sondaggi crescono. Saremo mica un popolo, anche di sinistra, di guerrafondai?” (“la Repubblica” di oggi 15 marzo pagina 18)
Il titolo di questo articolo è ridicolo come il resto: “Benvenuti nel solito Paese “né né”.
Ribadisco e concludo: Né la guerra né le armi.
Bologna 15 marzo 2022 ore 18, 56
giovanni ghiselli
p. s.
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