sabato 19 marzo 2022

La continua richiesta di armi prolunga e aggrava il conflitto. Leggete Sofocle!


 

Si mandano armi in Ucraina, e  Zelenskj ne chiede altre che scatenerebbero la guerra mondiale con una catastrofe da estinzione di specie-compresa la nostra- nel pianeta.

Chi, come me e pochi altri, insiste per le trattative invece delle armi, al posto delle armi che devono tacere, si prende del fazioso filo Putin.

 

Magari, se lo avessero letto, avrebbero accusato di faziosità anche Sofocle che nella Parodo dell’Edipo re fa cantare queste parole al coro formato da 15 vecchi tebani : "La città muore senza tenere più conto di questi [1]- w|n povli" ajnavriqmo" o[llutai-/e progenie private della pietà -nhleva gevneqla- giacciono a terra portatrici di morte senza compassione -ajnoivktw"-,/ e  intanto le spose e anche le madri canute/di qua e di là, presso la sponda dell'altare/gemono supplici/per le pene luttuose"( vv. 179-185).

Propendo, con Carlo Diano, per una datazione bassa dell’Edipo re dove l’autore ricorda e lamenta i tanti morti nella  guerra del Peloponneso già lunga di parecchi anni e micidiale per tutti i Greci.

 

Nota

1 dei morti



[1] Dei cadaveri.

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