giovedì 31 marzo 2022

Propagandisti e panegiristi

Kai; th;n eijwqui'an ajxivwsin tw' ojnomavtwn ej" ta; e[rga ajnthvllaxan th'/ dikaiwvsei (Tucidide, III, 82, 4) e cambiarono arbitrariamente il valore  consueto delle parole rispetto alle azioni.

Accadde nella guerra civile di Corcira e succede in tutte le guerre che sono sempre guerre civili e plus quam civilia: fratricide.

La propaganda di ogni conflitto racconta i fatti deformandoli secondo l’interesse di chi parla o scrive.

A guerra conclusa, se c’è un vincitore chiaro, allora scatta la libido adsentandi, la frenesia amorosa di approvarlo e il ruere in servitium  il precipitarsi a servire. Questo ce lo ha insegnato Tacito quando studiavamo al liceo, poi lo abbiamo visto diverse volte.

Sicché le parole di questi propagandisti prima, panegiristi poi, discordano quasi sempre dai fatti.

Per fortuna non mancano le eccezioni: alcuni criticano le menzogne della propaganda e non si affrettano a ingrossare il corteo che celebra il trionfo.

Questi critici però sono pochi però e vengono spesso messi a tacere. Talora imprigionati, talvolta anche uccisi.

 

Bologna 31 marzo 2022 ore 11, 34

giovanni ghiselli

p. s.

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