Il generale Claudio Graziano parlava di estensione del conflitto. Non ne sembrava troppo preoccupato. Era anzi molto compiaciuto del prossimo avvio che verrà dato all’esercito europeo. Altri soldati, altre armi.
I negoziatori di pace, ha detto con un tono imperativo: “devono mantenere un atteggiamento fermo”. Le armi saranno più moderne e più efficaci. Ma l’efficacia delle armi in che cosa consiste? Non c’è bisogno di dirlo.
Per giunta le armi costano, quindi più armi significa non solo più morti ma anche più soldi. Spesi male secondo me.
Mentre da tanti anni vengono sottratti molti soldi alla scuola e alla cultura.
Questi sarebbero spesi bene a parer mio.
Dissento dunque in tutto da quanto ha detto il generale ma riconosco che non parlava a casaccio bensì con competenza nel suo campo.
Non mi ha dato l’impressione di voler trarre profitti personali in termini di denaro da questo ampliamento bellico.
Però non sono mai mancati e non ora mancano gli sciacalli che dalle guerre e dai massacri conseguenti traggono grossi lucri.
Riferisco l’incipit della rubrica di Michele Serra: L’amaca di oggi intitolata
Gli speculatori di guerra
“Se le parole hanno un peso, le dichiarazioni del ministro Cingolani sull’aumento “ingiustificato del prezzo dei carburanti, spirale speculativa su cui guadagnano in pochi senza alcuna motivazione tecnica”, sono di una precisione e insieme di una gravità inaudita”. Well said, old mole!, ben detto vecchia talpa!
Aggiungo che quando si infamano e si espropriano gli oligarchi russi non si dovrebbe tacere di quelli italiani, e quando si celebra la nostra democrazia, si attribuisce questo titolo onorifico a una oligarchia reazionaria che ci ha fatto regredire ai tempi anteriori al primo centro sinistra organico, quello del 1963.
Bologna 13 marzo 2022 ore 19, 49
giovanni ghiselli
p. s.
Statistiche del blog
Sempre1225571
Oggi244
Ieri377
Questo mese5392
Il mese scorso12195
Nessun commento:
Posta un commento