Importante nell’insegnamento del greco e del latino è anche la segnalazione delle parole chiave "che caratterizzano una società in un'epoca data (es. mores maiorum in epoca augustea) o, aggiungiamo, un movimento letterario o un autore (es. lepos in Catullo)". Tali parole, osserva Anna Giordano Rampioni, "servono per comprendere l'atmosfera culturale e politica di quel tempo"[1].
Mores maiorum ha una variante in antiqui mores.
Ogni autore del resto predilige certe parole, e anche noi docenti, e pure ogni studente ha predilezioni proprie: dai vocaboli che un ragazzo ricorda meglio si può capire qualche cosa del suo carattere.
In greco alcune di tali parole particolarmente significative possono essere: kovsmo", e il suo antonimo cavo~, qumov", novso", ajrethv, a[th, u{bri", fronei'''''n, pavqo", mavqo", novmo", aijdw''", peiqwv, peivqw, aJndavnw, tovlma, e[rw", e[ri", e{lko" e così via.
In latino segnalo argumentum, mos, fas, fides, amor, foedus, perfidus, persuadeo, suavis, amicitia, pietas, pudicitia, matrimonium, vitium, adulterium, audacia, ulcus, os, vultus, oculi, cultus, rusticitas, neglegentia.
Ognuno di questi termini è suscettibile di spiegazioni ampie e varie, secondo le loro collocazioni in diversi contesti.
Si può iniziare lo studio del lessico e della morfologia partendo da queste.
Alcune parole chiave di oggi hanno significati oscuri per la maggior parte di noi italiani eppure vengono continuamente usate. Per esempio: intelligenza artificiale o algoritmi. Parole di colore oscuro per me che ho passato la vita sui libri.
Altre acquistano significati diversi secondo chi le usa come il sostantivo novmo~ detto da Antigone o da Creonte nell’Antigone di Sofocle.
Oggi da noi il termine genocidio subito dagli indiani d’America e da tanti altri popoli è ammesso soltanto se riferito all’olocausto perpetrato criminalmente dai nazisti. Nemmeno gli altri però sono opere di bene.
La storia umana è sconciata da tali massacri metodici e sistematici che arrivano fino al giorno d’oggi purtroppo.
Bologna 19 novembre 2024 ore 17, 16 giovanni ghiselli.
Nota
[1]A. Giordano Rampioni, Manuale per l'insegnamento del latino nella scuola del 2000 , p. 95.
p. s.
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