17. La transvalutazione lessicale. Tucidide e la guerra civile. Sallustio e il Bellum Catilinae. Tovlma e audacia. La Fedra (honesta quaedam scelera successus facit) e l’Hercules furens di Seneca. Lady Macduff del Macbeth di Shakespeare e la Pharsalia di Lucano.
Petronio e la critica d’arte. Tacito e Giovenale. “Moderato” e “deregulation”.
17. 1. Platone e le transvalutazioni lessicali della democrazia (th;n me;n aijdw' hjliqiovthta ojnomavzonte", chiamano il pudore stoltezza, etc.). Esse cambiano in peggio il costume.
17. 2. Ovidio chiarisce e non disapprova (fuge rustice longe/hinc Pudor ) tale cambiamento di valori lessicali e morali.
18. Il lessico, la grammatica, la metrica. Parole topiche nella cultura europea: ajnakuvklwsi~, orbis, cerchio, circuito. P. P. Pasolini: la funzione dello studio della poesia: dall’inventum all’inventio. La Mastrocola. Non bisogna fermarsi ai tecnicismi, ma arrivare presto a leggere i grandi autori che sono i nostri accrescitori e, se ne abbiamo bisogno, i nostri consolatori. Kundera. Pascoli. Don Milani. Esempi di discrepanza tra regole grammaticali e testi (reversus sum e fatus). Vittorio Alfieri.
19. La sintassi, al pari della grammatica, va “condita” con la letteratura. Due congiuntivi esortativi e la perifrastica passiva in Catullo (5). Commento ai basia mille. Due subordinate finali nell’Ars amatoria di Ovidio (Spectatum veniunt, veniunt spectentur ut ipsae", I, 99).
19.1. Un esempio di commento letterario sulle due subordinate finali dell’esametro di Ovidio citato sopra: maledizioni del teatro e del circo. Platone. Seneca. Tacito. Tertulliano: l’impudicizia del teatro e la crudeltà dell’arena. Agostino. Flaubert. Cromwell, il Lord Protector. La lettera scarlatta di Hawthorne. Il palcoscenico elisabettiano (mal)visto come il sito dell’omoerotismo. Vittorio Alfieri e papa Pio VI Braschi. L’ostilità del potere odierno nei confronti del teatro che fa pensare.
19. 2. Esempi di congiuntivo potenziale e di ottativo spiegati con il “condimento” della letteratura. Musil e Steiner
20. I giovani vogliono cultura e tolleranza.
21. Tolleranza e intolleranza. Il relativismo erodoteo.
21. 1. L'intolleranza è una vera e propria malattia. Terapia del rovesciamento. Per questa ci vuole esperienza di vita o immaginazione. Terenzio (Adelphoe). Vittorio Alfieri. T. Mann. Oscar Wilde. Pirandello e il “sentimento del contrario” come “disposizione propriamente umoristica”. Tre esempi: quello della vecchia signora, uno tratto da S. Ambrogio di Giusti, e uno da Delitto e castigo di Dostoevskij. Morin: vedere l’ego alter come alter ego.
Ancora degli esempi: L’arbitrato di Menandro e il Vangelo di Giovanni. Pierre in Guerra e pace di Tolstoj. Leopardi e la dote del buon maestro che abbia abbastanza “forza di immaginazione” da “mettersi ne’ piedi de’ suoi discepoli”
E’ pur vero che mettersi nei panni degli altri non può giungere ad accettare le diversità criminali. Claudio Magris e il film M, il mostro di Düsserdolf di Fritz Lang. Romano Luperini: perché non bisogna tirare i sassi dal cavalcavia.
21. 2. C'è un relativismo che considera le diverse età della vita umana come ruoli diversi . Le quattro parti di Orazio (Ars poetica) e le sette di Shakespeare (As you like it). L’ultima scena di Augusto nella Vita di Svetonio.
21. 3. Problematicità della tolleranza anche verso chi non è criminale. La democrazia, secondo Platone, eccede nella suggnwvmh, ed è una costituzione anarchica, variopinta. Il poikivlo", afferma Bettini, è spesso enigmatico e confuso. L’arcobaleno nell’Oedipus e la Sfinge nell’Edipo re.
22. I valori forti del rispetto, del pudore, della gratitudine, della fedeltà sono anche predicati di nobiltà. L’etimologia di “rispetto” (Erich Fromm). La caduta dei valori supremi è il nichilismo. Nietzsche. Esiodo. La gratitudine. Senofonte (Ciropedia). Euripide (Medea, Alcesti, Eracle). Aristofane (le Nuvole). Sofocle (Aiace, Filottete). Teognide. Shakespeare (Giulio Cesare, Tito andronico). Seneca. Cèline. Per gli Sciti che incontrano Alessandro Magno la fides e il rispetto umano hanno la forza del sacro. Gončarov.
22. 1. Il pudor nella cultura latina ha forza anche maggiore dell’ aijdwv" dei Greci.
23. La giustizia e l’arte politica. Il Protagora di Platone.
24. Antigone rappresenta l’umanesimo. H. Hesse: il necessario idealismo dei ceti colti. Quando la venerazione dello spirito non è più valida, non funzionano nemmeno le banche e la borsa. Ortega. T. Mann: l’umanesimo è amore per gli uomini. E’ necessaria la solidarietà tra gli umani. Morin. Galimberti. Marco Aurelio imperatore. John Donne. Leopardi (La ginestra).
25. Il pragmatismo e il vuoto di carità. Giasone ("dra'/ ta; sumforwvtata ", Medea, v. 876, fa quello che è più utile ) e Charles Grandet. I matrimoni di Tony Buddenbrook (e la “Civiltà di vergogna”). Viceversa: Kierkegaard e Svevo. Pasolini: l’interpretazione puramente pragmatica è priva di carità. San Paolo e la caritas. Il kevrdo" è un’ ossessione di alcuni personaggi della tragedia come l’utilitas per Poppea Sabina di Tacito. Secondo Leopardi è la ragione che, cercando l’utile, toglie le illusioni e “inferocisce le persone”.
Bologna 18 novembre 2024 ore 19, 47 giovanni ghiselli
p. s.
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