60. Un esempio didattico pratico: una lezione sulla Medea di Euripide. Luperini: il significato per noi del testo parafrasato, commentato e interpretato; il nesso interpretazione-democrazia. La scelta del teatro classico. Luciano Favini. D’Annunzio: il dramma è un rito. Il commento, molto ampio, del verso 330 della Medea :“ Feu' feu' brotoi'~ e[rwte~ w;~ kakovn mevga”, “ahi, ahi, che grande male è l'amore per i mortali!” . con una scheda di approfondimento sull’Amore quale “segno di contraddizione”.
61. Il sapere non è sapienza ("to; sofo;n d j ouj sofiva" )Euripide, Baccanti, v. 395). La sapienza si tuffa nel fiume della vita. Due uomini teoretici: Socrate e Faust. Dodds: cleverness is not wisdom. Il grande dittatore di Chaplin: “More than cleverness we need kindness and gentleness”. L’odiosa sapienza (ejcqra; sofiva) denunciata da Pindaro. La cultura è potenziamento della natura (Nietzsche). T. S. Eliot. Cicerone. Lo studio deve servire alla vita e all’attività . La vita stessa è fatta per la vita (Leopardi). Petronio. Marziale (hominem pagina nostra sapit). Il Galileo di Brecht: la scienza deve alleviare le fatiche dell’esistenza umana. Ancora Nietzsche e gli “uomini correnti” come la moneta. Thomas Mann: c’è un nesso tra la filologia e la bellezza e la dignità razionale dell’uomo. I saperi fumosi del didattichese, e i saperi umani di Teseo nell’ Edipo a Colono e di Antigone nella tragedia di Sofocle. Terenzio, I fratelli Karamazov di Dostoevskij, Oblomov di Gonĉarov e L’ospite inquietante di Galimberti: Lucifero era il più intelligente degli angeli. Massimo Cacciari e la filologia non sedentaria, la filologia che contra-dica l’ora. Nietzsche e le due filologie: una, quella delle talpe, suscita scherno, l’altra, quella delle idee, provoca odio.
62. Per sconfiggere i mostri c’è bisogno di ordine e di delicatezza che non significa mollezza, né culto della alla norma. Calvino, Perseo e la Gorgone nelle Metamorfosi di Ovidio: anguiferumque caput dura ne laedat harena " (IV, 741). Shakespeare, La tempesta. Saffo ama la delicatezza. Leopardi sono “ i geni più sublimi e irregolari” che, con il tempo, diventano classici. Eugenio Riccòmini e il bisogno di ordine riscontrabile in parte della pittura (Piero della Francesca).
63. La confusione è la quintessenza del male e piace ai malvagi. Solone: la ricchezza dei malfattori non arriva con ordine. Né la supremazia effimera dei prepotenti Aristofane e Cleone mescola-fango. Seneca (Medea ). Eschilo (Persiani). Erodoto: il discorso di Temistocle dopo Salamina. Bettini: incesto, arcobaleno, enigma e peste. Gogol’: la prima cosa è confondere dice un farabutto in Anime morte. Shakespeare e Marx sul denaro che provoca confusione universale.
Bologna 25 novembre 2024 ore 11, 53 giovanni ghiselli
p. s.
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