martedì 14 luglio 2020

I Sepolcri

Dopo la battaglia di Farsalo, Giulio Cesare visita i luoghi dove sono sepolti i primi due eroi greci della guerra di Troia: il litorale Sigeo-sulla costa egea davanti a Troia- con il sepolcro di Achille, poi le acque del Simoenta, quindi il promontorio  Reteo (nell’Ellesponto) con la tomba di Aiace.
 Cesare -famae mirator- ammira la fama di quei luoghi, e si rivolge alle ombre che devono molto ai poeti multum debentes vatibus umbras (Lucano, Pharsalia, IX, 963). Infine Circumit exustae nomen memorabile Troiae (964) , fa il giro intorno alla rinomanza memorabile di Troia bruciata.
Lo facemmo quando arrivammo a Ilio in bicicletta Fulvio, Maddalena, Alessandro, gli amici più cari, e io. Fulvio recitò a memoria tutto il carme dei Sepolcri di Foscolo. Ne piangemmo alla luce del sole che tramontava nell'Egeo, dietro l'isola di Tenedo.
Ecco perché mi ha tanto colpito questo pellegrinaggio fatto da Cesare mentre cercava Pompeo in fuga.
 Credo altresì che quanto scrivo delle mie donne, dei miei amici e pure dei nemici, miei e del genere umano, li renderà, con il volgere delle stagioni[1], famosi o malfamati, più delle  gesta compiute da loro, e da me, in questa pur troppo breve vita mortale.
gianni  


[1] Nell'Edipo re  il coro chiede ad Apollo:"intorno a te ho sacro timore: che cosa, o di nuovo/o con il volgere delle stagioni ("peritellomevnai"  w{rai"") un'altra volta/effettuerai per me?"(vv. 155-157).

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