martedì 14 luglio 2020

"Oreste" di Euripide. II parte

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Traduzione mia
Seconda parte del Prologo (vv. 71-139) 

Elena (che porta offerte sulla tomba di Clitennestra)
Figlia di Clitennestra e di Agamennone, 71
vergine oramai da lunga durata di tempo, Elettra,
come state, o infelice, tu e il fratello tuo
Oreste questo sciagurato assassino della madre che lo generò?
Io non vengo contaminata - ouj miaivnomai - dalle parole dette con te, 75
poiché faccio risalire a Febo la colpa
eppure piango la morte di Clitennestra,
della sorella mia, che, da quando navigai
per Ilio, come navigai per un destino di follia causato dagli dèi,
non l’ho più vista, e, rimasta priva di lei, ne piango la sorte. 80

Elettra
Elena perché dovrei dirti quello che vedi stando qui?
la prole di Agamennone nella sventura?
io siedo insonne accanto a un povero morto
- morto infatti è questo, dato il breve respiro -
ma non rinfaccio i suoi mali 85
Tu beata e lo sposo tuo beato
siete giunti da noi  che siamo ridotti miseramente

Elena
Da quanto tempo è caduto nel letto questo qui?

Elettra
Da quando ha finito di versare il sangue di chi l’ha generato

Elena
Oh infelice! E quella che l’ha partorito, come è morta! 90

Elettra
Le cose stanno così che ha ceduto ai mali

Elena
Per gli dèi, mi daresti retta allora, fanciulla?

Elettra
Per quanto sono occupata - a[scolo" - nello stare qui ad assistere mio fratello

Elena
Vuoi andare per me alla tomba della sorella?

Elettra
Mi chiedi della madre mia? E perché? 95

Elena
Perché le porti l’offerta della mia chioma e le libagioni

Elettra
Ma a te non è lecito andare sulla tomba dei tuoi cari?

Elena
Il fatto è che ho ritegno di mostrare il mio sembiante agli Argivi

Elettra
Solo tardi hai senno, dopo che all’epoca hai lasciato con vergogna il palazzo

Elena
Hai detto bene, però non mi parli in modo amichevole 100

Elettra
Quale vergogna ti trattiene nei confronti dei Micenei?

Elena
Temo i padri dei morti sotto Troia

Elettra
C’è da avere paura infatti; in Argo si leva un grido di bocca in bocca.

Elena
Tu allora fammi questo favore, liberandomi dalla paura.

Elettra
Non potrei volgere gli occhi sulla tomba di mia madre. 105

Elena
Però è vergognoso che siano le ancelle a portare queste offerte.

Elettra
E perché non mandi il corpo di tua figlia Ermione?

Elena
Non è bello per delle vergini andare tra la folla

Elettra
Però pagherebbe alla morta le cure ricevute

Elena
Hai detto bene, ragazza, ti do retta.110
(E manderemo la figlia, poiché dici proprio bene)
O figlia, Ermione, esci vieni davanti al palazzo
e prendi nelle mani queste libagioni e i capelli miei;
poi, giunta sulla tomba di Clitennestra
versa la miscela di miele e latte e la schiuma vinosa
e stando sulla cima del tumulo di’ queste parole:
Elena tua sorella ti manda in dono queste libagioni
per paura di venire alla tua tomba, siccome teme
la folla argiva. Pregala di avere disposizione
benevola verso me e te e lo sposo
e anche per questi due sciagurati che il dio ha mandato in rovina.
Prometti tutti quei doni dei morti che
 è opportuno io mi impegni a preparare per la sorella.
Vai, figlia mia, affrettati e dopo avere versato le libagioni
sulla tomba, ricorda al più presto la via del ritorno. 125

Elettra
O natura, come sei un grande male negli uomini
(e salutare per quelli dotati bene)
Avete visto come ha tagliato i capelli vicino alle punte
per salvare la sua bellezza? è’ la donna di prima.
Gli dei ti odino, siccome hai distrutto me
e questo e tutta l’Ellade. Oh povera me,
ecco di nuovo sono presenti queste amiche
 che accompagnano i miei lamenti: presto allontaneranno dal sonno
questo qui che è tranquillo, e faranno struggere i miei occhi
in lacrime, quando veda mio fratello pazzo di nuovo 135
O carissime donne, muovetevi con piede
silenzioso, non fare rumore, e non ci sia fracasso
Infatti la tua amicizia mi è favorevole, ma per me
che questo si svegli sarà una sciagura. 139

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