giovedì 16 luglio 2020

La prossima conferenza: Fëdor Dostoevskij. Quattordicesima parte

Delitto e castigo al Teatrul Tony Bulandra
Romania, 2019
Argomenti
La pazzia di Katerina Marmeladova e la sua morte. Raskolnikov torna dal giudice istruttore che gioca a carte scoperte e suggerisce al ragazzo assassino di costituirsi per capire: nella sofferenza c’è un’idea.

Arriva Andrej a raccontare che Katerina è impazzita.
R torna nel suo stambugio dove va a trovarlo la sorella che gli dà la propria totale disponibilità ad aiutarlo, fino alla abnegazione, al sacrificio di sé.
R le raccomanda Razumichin.
Andrej lo trova in giro verso il tramonto e gli dice che Katerina batte su una padella e costringe i bambini a ballare. Loro piangono. Si fermano ai crocicchi e gente stupida li segue. Sonja cercava di riportarla a casa ma K era irremovibile. Arriva R e vede Katerina in pieno delirio : intanto si esibiscono lì, dice, poi andranno sul Nèvkij Prospèkt dove c’è più gente dell’alta società e ci noteranno subito. Bisogna cantare in francese per fare capire che siamo nobili. Canta un paio di strofette in francese, quelle che intonano nelle case dell’aristocrazia per cullare i bambini, dice. Kolja deve tenere le manine sui fianchi, Lenja girare nel senso opposto mentre lei e Polina canteranno
Un funzionario le porse un biglietto verdastro da tre rubli. Poi si avvicina una guardia a dire che è proibito per la strada. I due bambini più piccoli stavano scappando. La madre inseguendoli cadde con un’emorragia dai polmoni. La portarono a casa di Sonja dove comparve anche Svidrigàjlov. Non vuole un prete: non mi lascio dietro peccati. Dio mi deve perdonare anche così. Lui sa quanto ho sofferto.
Disse: “ Basta è giunta l’ora Addio, mia poverina. L’hanno proprio conciata per le feste la vecchia rozza! E’ crepata!”

Svidrigaiolov dice a R che sistemerà i bambini in un buon orfanotrofio e aiuterà anche Sonja. Dice che lo fa per umanità e cita delle frasi dette da R a Sonia. Le aveva sentite poiché abita al di là della parete e aveva origliato. Poi dice a R che ha un grande interesse per lui

R passava dei gorni nella confusione mentale. Lo preoccupava Svidrigajlov. Si incontravano a volte a casa di Sonja. Nella sua testa tutto si aggrovigliava, formava una specie di gomitolo. Va a trovarlo Razumichin (499)
Parlano di Svidrigajlov che inquieta R come un enigma. Anche Porfirij inquietava R il quale pensava che quell’inquisitore non credesse alla colpevolezza di Nikolka. Porfirj, e , appunto, va a trovarlo. Oramai erano arrivati ai ferri corti. Porfirj Gli dice che lo stima e prova dell’affetto per lui, ragazzo insofferente e malato. Poi aggiunge che il reo confesso non c’entra con il delitto
Qui si tratta di sogni libreschi, di un cuore esasperato dalle teorie. L’assassino ha ucciso due persone per obbedire a una sua teoria.
Allora chi ha ucciso?
Ma le avete uccise voi Rodiòn Romànovič, voi le avete uccise! Sono venuto qui per giocare a carte scoperte
R nega ma P insiste
Dice che non lo mette in prigione dove starebbe in pace. La psicologia è un’arma a doppio taglio e il secondo è molto più affilato del primo.
Gli consiglia di costituirsi e gli promette attenuanti come ottenebramento della ragione. Avrebbe una riduzione di pena. Forse Dio vi aspettava al varco proprio qui. Non dovete cavillare troppo: abbandonatevi alla vita senza ragionare, vi porterà sulla riva e vi rimetterà in piedi
(cfr. l’aristocrazia della vita). La vita vi porterà in salvo finirà col piacervi. Diventate un sole e tutti vi vedranno (520)
La sofferenza è una grande cosa, nella sofferenza c’è un’idea. Lo so anche se sono diventato grasso. Se pensate di suicidarvi lasciate un bigliettino circostanziato a proposito di quella pietra. Sarebbe più nobile. Poi se ne andò.


giovanni ghiselli

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