Durante la guerra fredda si diceva scherzando, ma fino a un certo punto, che i Russi mangiavano i bambini.
Oggi si escludono gli atleti russi dalle competizioni sportive e vengono cacciati dai teatri europei e americani artisti dotati come Valery Gergiev e Anna Netrebko. Questo significa essere antirussi, quindi razzisti.
Deploro tale demonizzazione di un popolo e di una cultura che ha dato tanto all’Europa. Spero che si levino altre voci contro siffatto abominio.
Bologna 2 marzo 2022 ore 17, 09
giovanni ghiselli
p. s
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