Nel Satyricon di Petronio invece la mentula di Encolpio si volta dall’altra parte.
Leggiamo alcune parole di questo episodio
Il pene dello scholasticus dunque ha disertato e il ragazzo colpito dall’ira di Priapo inveisce contro il membro che lo ha abbandonato :"erectus igitur in cubitum hac fere oratione contumacem vexavi:"quid dicis-inquam-omnium hominum deorumque pudor? nam nec nominare quidem te inter res serias fas est." (132, 9-10), drizzatomi dunque sul gomito strapazzai il renitente con queste parole più o meno:" che cosa dici-faccio- vergogna degli uomini tutti e degli dèi? Infatti sarebbe un sacrilegio perfino nominarti tra le cose serie.
La risposta silenziosa della mentula mortificata è una citazione con intenti parodici, un centone virgiliano fatto di tre esametri:"illa solo fixos oculos aversa tenebat,/nec magis incepto vultum sermone movetur/quam lentae salices lassove papavera collo" (Satyricon, 132, 11), quella teneva gli occhi fissi al suolo, girata dall'altra parte, né, iniziato il discorso, il volto si muove più dei flessibili salici o dei papaveri dal morbido stelo.
Bologna 2 marzo 2022 ore 9, 02
p. s
Statistiche del blog
Sempre1220811
Oggi75
Ieri557
Questo mese632
Il mese scorso12195
Nessun commento:
Posta un commento