Nella prima pagina del quotidiano “la Repubblica” di oggi, leggo questo titolo
Erano operai
Prima di essere operai erano persone: due ragazzi e due uomini.
Da quando si è cominciato a usare l’eufemismo “flessibilità” che è di fatto licenziabilità decisa dall’arbitrio del datore di lavoro, i dipendenti vengono trattati come pedine o tessere intercambiabili nei giochi tesi al profitto del padrone.
Erano operai che verranno sostituiti, ma erano pure dei figli, dei padri, dei fratelli che lasciano un lutto doloroso non solo nei familiari ma in tutti i figli della luce.
Un altro articolo di questo giornale, a pagina 27 ha questo titolo:
“Quei mille primitivi
che salvarono l’umanità dall’estinzione”.
Nel testo si legge che “Se quei 1280 individui del genere Homo infreddoliti, senza acqua né cibo, non fossero riusciti a superare i tempi duri di una delle prime glaciazioni, 900 mila anni fa, noi oggi non saremmo qui”.
Tuttavia molti idioti e molti servi venduti continuano a maledire il caldo che favorisce la vita e a benedire il freddo che l’annienta. L’aria condizionata che raffredda gli ambienti dove entriamo sudati non può che danneggiare la salute.
Il fatto è che con il freddo muoiono i più poveri e i più deboli e questo ai mascalzoni sembra un bene.
Pesaro primo settembre 2023 ore 19, 56 giovanni ghiselli
p. s.
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