XIII stazione Argomenti
Il rimpianto dei boni mores. La Germania di Tacito, Sallustio, Tito Livio, Seneca, Giovenale e altri.
Commento generale della Germania di Tacito. Il determinismo geografico. L'aspetto della terra e degli abitanti. Il carattere bellicoso dei Germani. Una loro debolezza: sono temperanti nel mangiare, smodati nel bere. Il vizio del gioco d'azzardo. Gente cui la pace e il lavoro sono sgraditi mentre è gradita la guerra.
Il pericolo dei popoli del Nord è già denunciato, nell'ultimo capitolo (114) del Bellum Iugurthinum , da Sallustio che pure confonde i Germani con i Celti, o Galli, per mettere in maggior rilievo l'impresa di Cesare che ha conquistato la Gallia. Tacito attualizza la conclusione del Bellum Iugurthinum nel XXXIII capitolo della Germania. Il pericolo dei Germani incombe sull'Italia da 210 anni (XXXVII). L'imperialismo moderato della Germania e quello velleitario degli Annales (II, 26). Tanto Sallustio quanto Tacito pensavano in termini di antica grandezza e sopravvenuta decadenza. Il filum che conduce da Catone a Sallustio a Tacito. Sallustiani in Tacito sono anche il moralismo e lo stile asimmetrico, slegato. Riflette un mondo dove i fatti si compiono senza nessi apparenti. L'obiettività "epica" nei confronti del nemico esterno. Parziale è invece Tacito (come Sallustio e Tucidide) verso i nemici interni, quelli di classe. Imparziale con i nemici dell'impero, parziale e ingiusto con gli imperatori. La lotta di classe non ha nulla di agonale. Il discorso di Calgaco (Agricola, 30) e l'elogio funebre di Arminio (Annales , II, 88) . B. Croce, l'unità tedesca e Arminio. F. Codino e "le condizioni del sistema militare prestatale germanico". Montaigne apprezza le riflessioni morali, quelle politiche, e l'acume psicologico di Tacito. Non altrettanto grande estimatore della materia della sua opera è Tacito (Annales, IV, 32). Dell' antiquus mos fanno parte l'amore e la presenza della libertas , l'assenza del pudendus luxus , la coltivazione della terra, la pudicitia femminile e maschile, e, più in generale, la virtù dei maschi e delle femmine umane. Il filum di tradizionalismo passa anche per Tito Livio: le sue donne esemplari (Lucrezia, Virginia) sono caste e i comandanti (esemplare è Furio Camillo) sono pii come Enea.
Secondo Polibio la superstizione ( deisidaimoniva), riprovevole altrove, a Roma tiene insieme lo Stato. Essa è stata enfatizzata in maniera tragica. Anche Curzio Rufo elogia la superstitio per tenere a freno le masse. Ma la exitiabilis, nova superstitio cristiana è malvista da Tacito e Svetonio. Eschilo, Crizia e Machiavelli.
Magna adulteria: la Messalina di Tacito e quella di Giovenale. Incognitae libidines: dissolutezze inaudite. Il matrimonio con l'amante Silio, a Claudio vivo. Una novissima voluptas: la magnitudo infamiae attraverso il nomen matrimonii. Un tovpo" gestuale: l'ostensione del ventre di Messalina, Agrippina di Tacito e Giocasta delle Phoenissae di Seneca. La moglie romana come anti-Alcesti.
Commento analitico dei capitoli 18 e 19 della Germania.
Pesaro 19 settembre 2023 ore 10, 11
p.s
Questo capitolo di altre 50 pagine è fondato sugli storiografi. Se vi interessa lo inserisco nel corso che inizierà il 3 ottobre alla Primo Levi già piuttosto lungo. Fatemi sapere.
Saluti giovanni ghiselli
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