Le prime parole che trovo nei miei appunti su Apuleio (II secolo d. C.) mi serviranno anche quando presenterò il mio romanzo di formazione umana.
Il tema di fondo delle Metamorfosi di Apuleio è come si diventa uomini. Il modello è Odisseo, ajnhvr il quale pollw`n d’ ajnqrwvpwn i[den a[stea kai; novon e[gnw (Odissea, I, 3). Ulisse è ricordato come affamato di conoscenza, curioso di conoscere. La curiosità consente di aprirsi all’alterità ed è una spinta all’individuazione. Anche io credo che uomini si possa diventare ma non è detto
H. Hesse Demian
:"La vita di ogni uomo è una via verso se stesso, il tentativo di una via, l'accenno di un sentiero. Nessun uomo è mai stato interamente lui stesso, eppure ognuno cerca di diventarlo, chi sordamente, chi luminosamente, secondo le possibilità…Certuni non diventano mai uomini, rimangono rane, lucertole, formiche. Taluno è uomo sopra e pesce sotto, ma ognuno è una rincorsa della natura verso l'uomo"[1].
Ricordate di certo la favola di Esopo, quando Prometeo plasma uomini e animali. Allorché Zeus si rende conto che gli animali sono molto più numerosi degli esseri umani, ordina a Prometeo di trasformare molte bestie in uomini. E’ questo il motivo per il quale gli esseri umani che non hanno ricevuto la loro forma umana sin dall’origine, si ritrovano con un corpo d’uomo e l’anima d’una bestia.
“Pro;~ a[ndra skaio;n kai; qhriwvdh oJ lovgo~ eu[kairo~”[2], la favola è appropriata all’uomo rozzo e brutale
.
Pinocchio di Collodi va nel paese dei balocchi “dove c’è un’allegria, un chiasso, uno strillìo da levar di cervello! Insomma un tal pandemonio, un tal passeraio, un tal baccano indiavolato da doversi mettere il cotone negli orecchi per non restare assordati. Passavano le giornate in questa bella cuccagna di baloccarsi e divertirsi, senza mai vedere in faccia un libro, né una scuola”. Ma poi i ragazzi si trasformano in somarelli.
In Apuleio vita da asino è vita senza Iside. La vita consacrata a Iside è sacra alla conoscenza.
Prima di Apuleio sentima Plutarco (48-125 circa) in De Iside et Osiride. L’autore, sacerdote delfico, sostiene che la divinità-to; qei`on- non è beata per argento e oro ma ejpisthvmh/ kai; fronhvsei (351d) , per conoscenza e intelligenza
Plutarco etimologizza il nome Iside con oi\da-so-; più precisamente il tempio jIsei`on con il futuro ei[somai-saprò- poiché lì conosceremo to; o[n, l’essere 352).
Inoltre \Isin kalou`si para; to; i{esqai met j ejpisthvmh~ kai; fevresqai, kivnhsin ou\san e[myucon kai; frovnimon
(375c) la chiamano Iside per il lanciarsi con sapere ed esservi portato in quanto ella consiste in un movimento animato e sapiente.
Lucio arriva a sognare Iside dopo avere preso su di sé la tragicità dell’esistere e avere raggiunto il culmine della disperazione.
Così io conobbi, o sognai, Elena
Pesaro 16 settembre 2023 ore 16, 52.
p. s.
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