NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

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giovedì 1 dicembre 2022

I ciclisti e i pedoni “scomparsi”

200 ciclisti ammazzati mentre pedalvano nel 2021.
Credo che la cifra sia sottostimata
Un twitter di Giorgia Meloni recita: “Sono turbata e rattristata dalla notizia della scomparsa di Davide Rebellin”. Lo leggo nel quotidiano “la Repubblica” di oggi a pagina 20
Il ciclista Davide Rebellin non è scomparso: è stato ammazzato da un camionista mentre pedalava, e queste recite lasciano il tempo che trovano.
Si parla tanto e si esecrano giustamente i femminicidi mentre i ciclisticidi, di ciclisti e cicliste, sono presentati come fatti quasi naturali: chi viene di fatto ammazzato è “scomparso”, e chi ammazza non è quasi mai punito o viene sanzionato in maniera sproporzionata rispetto a un delitto.
Buona l’iniziativa dell’assessora al traffico di Bologna, Valentina Orioli, che limita la velocità dei mezzi motorizzati a 30 km l’ora.
Ha pure detto che le multe sono sacrosante.
 Infatti salvano le vite, è il mio commento. Anni galera per chi ammazza  con le macchine ne salverebbe altre.
Raccomando questo limite dei 30 all’ora a Matteo Ricci che è il primo cittadino di Pesaro cittadina della quale io sono l’ultimo eppure con diritto di voto
Ebbene non ho mai votato per Ricci siccome consente alle motociclette di correre sul viale della Vittoria con  fragore a ogni ora del giorno e della notte senza alcun limite di velocità. Questo viale è usato come un autodromo, pista da corsa per veicoli motorizzati. Passo la buona stagione a Pesaro in una casa situata appunto nel Viale della Vittoria, a 200 metri dal mare e a 250 dalla piazza centrale.
Vengo disturbato quando studio,   vengo svegliato quasi ogni notte dal rombo delle motociclette e corro seri rischi nel percorrere in bicicletta questa e altre strade.
Mi rivolgo a chi mi legge, non solo ai concittadini pesaresi, perché chiedano che il limite civile dei 30 all’ora venga esteso e perché il coclisticidio e il pedonicidio da parte di automobilisti e motociclisti sia considerato una forma di omicidio, e pure di femminicidio perché tante donne, oltre a tanti uomini uccisi, sono “scomparse” in quanto finite sotto le automobili.


Bologna 1 dicembre 2022-
giovanni ghiselli

p. s
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