Le battiture degli anni Cinquanta tra mare e feltro.
Negli anni Cinquanta le zie Rina e Giulia mi portavano alle battiture. Quando terminavano, spesso all’alba ci si riuniva in una grande tavolata predisposta dal contadino mezzadro e si mangiava e si beveva e si rideva. Erano ore di gioia che oggi chiamo dionisiaca.
Alla plebe imbellettata, Zarathustra preferisce il contadino
“Un contadino sano, rozzo, astuto, testardo, tenace, rimane, oggi, per me ancora il migliore e il preferito degli uomini: questa è, oggi, la specie più nobile. Il contadino, oggi, è il migliore; e la specie contadina dovrebbe dominare! Ma il regno è della plebe, non mi lacio più ingannare”
Nietzsche identifica la plebe con la confusione e l’intruglio: “Intruglio plebeo: lì è tutto mescolato alla rinfusa”.
“E’ meglio vivere in mezzo a eremiti e caprai che insieme alla nostra plebe dorata, falsa imbellettata, anche se si chiama buona società, anche se si chiama “nobiltà”. Ma in essa tutto è falso e marcio” [1]
Bologna 8 dicembre 2022 ore 11, 15
p. s.
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[1] Nietzsche, Così parlò Zarathustra, Colloquio con i re, 1.
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