Ho criticato Matteo Salvini anche aspramente più di una volta. pure di recente.
Tuttavia credo che anche a un politico avverso si debba una contrapposizione cavalleresca e questa volta voglio difenderlo da un paio di donne che ieri sera in televisione lo hanno calunniato con una menzogna evidente che invece Giovanni Floris il conduttore dall’eterno sorriso non ha rilevato.
Lo ha fatto Senaldi che è un giornalista di destra e ora lo faccio io che sono uno qualunque ma di sinistra.
Ebbene, l’impagabile Concita De Gregorio, dal femminismo fanatico, rancoroso e maniacale, ha accusato il bieco Salvini di avere detto: una presidente donna ma donna in gamba.
L’impareggiabile Concita ha insistito con questa accusa abominando l’espressione criminaloide di Salvini, come se fosse uno stupratore seriale.
Io non ricordavo questo particolare.
Pensavo però che quel ma, se pure fosse stato detto, magari incautamente, avrebbe significato “ma non solo perché donna”. In effetti non mancano persone anche rispettabili ma non adatte a presiedere lo Stato. Ci sono anche tante donne e uomini che non ci tengono.
Poco dopo si è vista la registrazione dell’episodio incriminato dalla Torquemada del femminismo da rogo e si è visto Salvini che quel “ma” incriminato non l’ha detto.
Eppure l’ex ministra Fornero dall’aria sempre risentita gli ha attribuito di nuovo l’immonda frase: Salvini ha detto “donna ma in gamba”.
Propongo che queste due donne faziose e sbugiardate chiedano scusa a Salvini e ai telespettatori che cambiano canale quando le menzogne dette in una trasmissione non ricevono una smentita almeno con un errata corrige.
Aggiungo che Salvini è criticabile per tanti altri motivi.
Bologna 2 febbraio 2022- ore 8, 56
giovanni ghiselli
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