Nel quotidiano “la Repubblica” di oggi, 2 febbraio 2022, Michele Serra nella sua rubrica L’amaca scrive che ha visto riapparire in tivù “i protagonisti, invecchiatissimi, dell’epopea di Papi e delle cene eleganti. Emilio Fede e Lele Mora, segnati dal tempo inesorabile (…) Più un’ intervista, tristissima a Noemi Letizia, oggi una giovane donna che indossa più cicatrici che ori” (pagina 26)
Verissimo ho visto anche io in televisione i due vecchi ridotti male, soprattutto Fede, e questa infelice ragazza malamente usata non senza complicità varie, anche la sua. Fa un’impressione non solo triste ma tragica.
Ne ho provato compassione. Pure Emilio Fede che detestavo quando era in auge mi ha fatto pena.
Quello che voglio dire però è che altre donne più abili e fortunate sono altrettanto cariche di cicatrici sulle facce disfatte . E pure molti uomini dal successo presunto, sono stati sconciati dal tempo inesorabile.
Tuttavia quanti, uomini e donne, sono rimasti nell’avanspettacolo farsesco del potere o del denaro, non vengono mai additati quali tristissimi esempi, anzi sono spesso mostrati come paradigmi degni di imitazione da parte delle ragazze dei ragazzi carenti di mezzi.
Non faccio nomi di questi maltrattati dal tempo perché l’attacco rivolto all’aspetto mi puzza di fascismo, come non avrei fatto quello di Noemi se non citando Serra.
Ripeto però che quella povera ragazza, usata disumanamente da uomini cinici e da sé stessa, mi ha fatto una grande pena. E pure per Emilio Fede ho provato compassione. So che il tempo è inesorabile non solo con lui. Questo anche Serra di sicuro lo sa.
Bologna 2 febbraio 2022 ore 17, 17
giovanni ghiselli
p. s.
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