sabato 19 febbraio 2022

La progettata aziendalizzazione della scuola è ripugnante.


 

Trovo nell’inserto settimanale “il venerdì” del quotidiano “la Repubblica”  di ieri, 18 febbraio 2022, un pezzo che desta il mio raccapriccio e mi induce a tornare sull’orrore della aziendalizzazione delle scuole che vuole togliere sempre più ogni amore della cultura ai ragazzi per farne dei funzionari nelle aziende.

 

Cito alcune parole: “Al centro del dibattito c’è l’arrivo dei licei Ted, acronimo che sta per “Transizione Ecologica e Digitale”

Quel Ted vuole essere ammiccante e alludere a un simpatico fumetto.

Svilupperei la prima lettera in transazione piuttosto che transizione: infatti si tratta di  un accordo, un patteggiamento tra la direzione nazionale della scuola e le imprese.

Riferisco alcune altre parole da brividi per chi come me ha dato e dà ancora la vita alla scuola. E vi assicuro che ci sono tuttora tante persone desiderose di conoscere e vivere la kalokajgaqiva, la bellezza e la bontà della cultura umanistica.

 

“Dal prossimo anno scolastico, infatti, questi nuovi licei sperimentali debutteranno in 27 istituti sparsi in tutta Italia e puntano a integrare in un unico programma didattico le conoscenze umanistiche e scientifiche della scuola tradizionale con le materie STEM (Science, Technology, Engeneering, Mathematics) e a ridurre a quattro anni il percorso d’istruzione superiore”.

 

Tutto questo fa schifo ed è ripugnante, tuttavia ci scrivo sopra un commento.

Intanto denuncio questo ripetuto uso degli acronimi quale strumento per allontanare sempre più i giovani dall’utilizzo corretto e fluido dell’italiano e di ogni altra lingua.

Quindi il proposito di “integrare in un unico programma” con quel che sopra è scritto.

Ebbene le conoscenze umanistiche e scientifiche sono già molto ridotte  persino nei licei classici e scientifici: integrarle “con le materie STEM” sopraddette  significa annientarle.

Azzerate e annichilite tanto più dalla volontà “di ridurre a quattro anni il percorso  d’istruzione superiore”.

 

Il ministro della pubblica istruzione Patrizio Bianchi deve dimettersi se non è capace di denunciare e abominare questo progetto inconciliabile con una scuola che informi e dia educazione ai giovani.

 

Faccio un appello perché nessuno si iscriva a tale scuola progettata per formare dei servi deformando l’umanità dei ragazzi con la soppressione dell’umanesimo che è cultura  amorosa dell’umanità.

 

Bologna 19 febbraio 2022 ore 9, 52

giovanni ghiselli

 

p. s

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