Oggi in varie città hanno avuto luogo manifestazioni di studenti. Poco fa ne ho sentito un resoconto, pur troppo breve, nel TG3 delle 19.
Ho ascoltato e apprezzato diverse dichiarazioni di amore per una buona scuola fatte da alcuni giovani intervistati. In particolare mi è piaciuto quanto ha detto una ragazza, interpretando, credo, la richiesta di molti, me compreso. Ha sostenuto con pathos che la scuola non è un’azienda e non deve averne la logica interessata solo all’utile materiale.
La pars construens ricca di logos è che una scuola fatta bene deve dare a chi la frequenta una educazione costituita da sapere, sapienza e da una coscienza dotata di spirito critico capace di giudicare (krivnein), appunto criticamente, le menzogne seriali proveniente in continuazione dalla pubblicità e da ogni genere di propaganda interessata ai vantaggi esclusivi di chi la promuove per il proprio tornaconto.
Bologna 4 febbraio 2022, ore 19, 45
giovanni ghiselli
studente dal 1950 al 1968, insegnante dal 1969 al 2010 in tutti i gradi della scuola pubblica tranne le elementari, poi, fino a oggi in varie istituzioni comunali e statali, scuole elementari comprese, in convegni, festival, associazioni et cetera.
Non cesserò mai di unire lo studio all’educazione. Anche da vecchio il maestro vuole condividere quanto ha imparato e séguita ad apprendere dagli auctores accrescitori che lo hanno aiutato ad ampliare e assimilare la visione di quanto è umano.
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