Propongo ai giovani un esempio di comportamento educativo: quello di Sofia Goggia.
Una ragazza dotata che ha coltivato con una disciplina ferrea i suoi talenti, con la rinuncia a molti piaceri e comodità della vita, meno importanti e significativi per lei dell’impiego delle doti di cui ha riconosciuto e apprezzato la presenza dentro di sé.
Io credo che molti di noi abbiano doti e talenti, ma pochi li utilizzano e valorizzano.
Quando mi sono accorto di avere una predisposizione per la letteratura, quando ho sentito che la amavo, che la imparavo facilmente, che potenziava e migliorava la mia vita, mi sono impegnato per mettermi in grado di trasmettere agli altri questo amore perché anche il prossimo mio potesse ricavare un aiuto dagli autori che mi accrescevano.
Sofia Goggi è benefica in un altro campo non meno importante: quello dello sport che difende e accresce non solo il benessere fisico ma anche quello mentale. Nel mio piccolo ho del talento anche come ciclista e ho incoraggiato molti tra i miei conoscenti e tutti i miei amici a praticare questo sport.
Sofia Goggi ovviamente ha fatto e farà molto di più.
Concludo affermando che lo studio e lo sport fatti seriamente, con tutta la forza, hanno entrambi alla base un atteggiamento di devozione religiosa, di culto quasi sacerdotale nei confronti della realizzazione dei compiti non eludibili che i talenti di cui siamo stati dotati ci assegnano.
giovanni ghiselli
Bologna 17 febbraio 2022 ore 19, 37
p. s.
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