NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

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domenica 4 dicembre 2022

Comunismo e aristocrazia. Luchino Visconti e Pier Paolo Pasolini

Leggo su “la Repubblica” di ieri, 3 dicembre 2002 a pagina 19,
  queste parole del più grande regista italiano interrogato sul suo essere comunista e aristocratico: “Io voto contro i miei privilegi; se fossi santo, se fossi san Francesco, mi priverei di tutto. Ma non sono così eroico. Voto comunista perché credo che quella è la direzione verso cui deve andare la storia, voto per quell’avvenire più giusto, e lo so che sarà il funerale del mondo cui appartengo e che amo”.
 
Io, giovanni ghiselli, sono comunista in senso etimologico: vivo e mi adopero per il bene comune che  coincide con il mio benessere spirituale.
Poi credo che comunismo e aristocrazia costituiscano una tautologia e trovo spregevoli i voltagabbana che 50 anni fa mi accusavano di non essere abbastanza di sinistra quando votavo democrazia proletaria e ora affermano di non essere mai stati comunisti perché hanno raggiunto una qualche misera posizione di potere o messo insieme un po’ di quattrini.
Questa è la vera plebe, costoro sono i pezzenti spirituali.
 
Ora Pisolini, un altro aristocratico mentale.
Il potere che esibisce l’ignoranza e promette consumi è il più pervasivo e il più difficile da confutare.
Tanto più che" il potere e il mondo che, pur non essendo del potere, tiene rapporti pratici col potere, ha escluso gli intellettuali liberi-proprio per il modo in cui è fatto-dalla possibilità di avere prove e indizi (…) Il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica sono due cose inconciliabili in Italia (…) Ma non esiste solo il potere: esiste anche un’opposizione al potere. In Italia questa opposizione è così vasta e forte, da essere un potere essa stessa: mi riferisco al Partito comunista italiano. E’ certo che in questo momento la presenza di un grande parito all’opposizione come il partito comunista italiano è la salvezza dell’Italia e delle sue povere istituzioni democratiche. Il Partito comunista è un paese pulito in un paese sporco, un paese onesto in un paese disonesto, un paese intelligente in un paese idiota, un paese colto in un paese ignorante, un paese umanistico in un paese consumistico" (P. P. Pasolini, Scritti corsari, pp. 113-114).
 
Infatti ora che non c’è più un partito comunista in Italia non c’è alcuna opposizione al potere dei consumi, della guerra e dell’ignoranza. 
Provo a fare tale opposizione alla volgarità attuale trasmettendo a chi mi ascolta e mi legge l’educazione alla bellezza e alla bontà ricevuta dai classici.
 

Bologna 4 dicembre 2022 ore 10, 38.
giovanni ghiselli
 
 
p. s.
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Entro l’anno saremo più di un milione e 300 mila. Senza contare facebook che è pure letto da molti e quasi mai dagli stessi. Facebook non ha un contatore, ma credo che sommando i due gruppi di lettori questi siano arrivati a due milioni.
Alla fine del prossimo gennaio  blog e facebook compiranno 10 anni.
Le mie fatiche umanamente spese in questi dieci anni, e nei precedenti, non sono andate perdute.

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