Stuprare le donne è un crimine giustamente esecrato, come ucciderle
Invece ammazzare ragazze, donne, bambini, bambini, vecchie, vecchi investendoli con automobili o camion è solo un incidente dove le vittime muoiono come tutti si muore, come cadono le foglie dai rami degli alberi in questi mesi e cadranno nei prossimi. Un fatto naturale.
Ciclisti e pedoni devono morire siccome non usano le macchine, non comprano la benzina, non fanno girare l’economia. Le loro uccisioni devono essere un monito per chi non vuole più usare l’automobile.
Gli assassini che ammazzano guidando invece hanno in pratica la licenza di uccidere perché sono benemeriti e probiviri dell’economia. Chi guida non fa di tutto per evitare l’uccisione del ciclista o del pedone perché utilizza il diritto del più forte, il diritto alla violenza.
Su “la Repubblica” di oggi pagina leggo a pagina 9
“Se non ti ubriachi non vieni stuprata”
Bufera su Giambruno”
Una bufera che non cambia niente. La violenza è nell’aria, si sa, e chi non riesce a evitarla è poco accorto. Qindi: peggio per lui.
Io dico che se l’omicidio stradale venisse condannato con anni di carcere, i guidatori distratti starebbero molto più attenti a non uccidere.
La frase di Giambruno a parer mio è più grave delle parole scritte da Vannacci ma la posizione del compagno della premier è più forte e protetta di quella del generale che pure non è uno sprotetto.
Il fatto è che il diritto del più forte è una legge non scritta, eppure vigente più di tante norme codificate che funzionano come le ragnatele nella considerazione dello scita Anacarsi sulle leggi di Solone. Questo puoi leggerlo in Plutarco, se vuoi. Non mi invento niente.
Pesaro 30 agosto 2023 ore 17, 03 giovanni ghiselli
p. s.
Statistiche del blog
Sempre1399005
Oggi92
Ieri174
Questo mese5595
Il mese scorso6870
Nessun commento:
Posta un commento