Morten parla politicamente. Era in vena di farlo notando l’attenzione e la benevolenza della ragazza.
“Noi, la borghesia, il terzo stato, come ci hanno chiamato, noi vogliamo che esista soltanto la nobiltà del merito, non riconosciamo più la nobiltà corrotta, neghiamo l’attuale gradazione dei ceti…Noi vogliamo che tutti gli uomini siano liberi e uguali, che nessuno sia sottomesso a un altro, ma tutti siano sottomessi soltanto alle leggi! Non ci devono più essere privilegi o arbitri…Tutti devono essere figli dello Stato con uguali diritti e, come non esistono più mediatori fra i laici e il buon Dio, così anche il cittadino deve avere rapporti diretti con lo Stato. Noi vogliamo che tutti gli uomini, senza privilegi, possano mettersi in concorrenza fra loro, e che il merito sia premiato…Invece siamo tenuti schiavi, imbavagliati”
Tony è perplessa e Morten le rinfaccia la superiorità sociale ed economica di lei e della sua famiglia in confronto alla propria: “Suo padre è un gran signore e lei è una principessa. C’è un abisso tra lei e noialtri che non apparteniamo al suo circolo delle famiglie dominanti. Sì lei può, magari per ricreazione, fare una passeggiatina con uno di noi in riva al mare, ma quando ritorna nella sua cerchia di eletti e preferiti, allora noi possiamo metterci a sedere sui sassi”.
Il matrimonio tra persone di classi diverse è indicato nel Dyskolos di Menandro come una possibile correzione delle sperequazioni.
Tony ricorda a Morten che l’aveva pregato di farsi presentare nell’ambiente dei suoi parenti materni, i Kröger in vacanza a Travemünde
Ma il ragazzo ribatte profetizzando alla ragazza che “sarà madame tal dei tali e scomparirà definitivamente nel suo mondo…e si potrà star seduti sui sassi per tutta la vita (…) E per parecchio tempo regnò n silenzio angoscioso.
“Le ragazze ricche non sposano i ragazzi poveri” si legge nel Grande Gatsby. Non l’ho con me qui a Pesaro e non posso darne un’indicazione precisa. Per quanto ho visto, devo dire che i matrimoni interclassisti non funzionano. Del resto non ho mai visto un matrimonio che funzioni bene e anche in letteratura ne ho trovati ben pochi. Quello tristissimo di Renzo e Lucia forse? Un matrimonio privo di amore cui uno scrittore non deve mai indulgere secondo l’autore
Morten riassume i desideri della sua classe dicendo: “Vogliamo la libertà!” e distese le braccia verso il mare aperto. I due ragazzi guardarono insieme verso quella vaga lontananza e poco mancò che le due mani si stringessero.
“Tony ebbe d’improvviso l’impressione di trovarsi d’accordo con Morten in una grande, indistinta, trepida e nostalgica comprensione di ciò che significa “libertà” (p. 90)
Pesaro 29 agosto 2023 ore 16, 58
giovanni ghiselli
p. s.
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