Tornai alla Campagnola depresso. Avevo fatto un grosso sbaglio aggredendola. "D'altra parte-pensavo- non sono del tutto cretino né tanto portato a commettere errori: quando voglio, li evito. Se non lo faccio, significa che intendo utilizzarli per correggere o cancellare una situazione morbosa e ammorbante. Domani vedremo". Dopo questo pensiero mi riconciliai con me stesso e mi addormentai. La mattina del sei marzo andai a sciare al Laurino. Salivo con un bidone, adagio, tra le gelide ombre di un bosco, poi scendevo a precipizio per un pendio scosceso e poco innevato. La pista, ripida al pari di un tetto aguzzo, è sovrastata dalla Roda di Vael, una roccia sottile e appuntita come una guglia. Più volte mi buttai giù per la dirupata discesa invocando Ifigenia: se vacillavo perché mi aiutasse a non cadere, se scendevo veloce perché mi infondesse la forza e il coraggio di continuare. Sul mezzogiorno, quando il sole sembrò sbaragliare le nubi con le quali lottava dalla mattina, mi fermai sotto la rupe, tanto affilata e luminosa da sembrare una spada. Volevo abbronzarmi mentre mangiavo un panino. Presto però la calda luce fu soverchiata dal vento e dalle nuvole; allora mi mossi per tornare a Moena.
Mentre entravo in paese, forai uno pneumatico dell'automobile che dovetti lasciare a un gommista poiché era bucata anche la ruota di scorta. Per quanto riguarda le macchine e i meccanismi sono un idiota e quasi quasi me ne vanto. Aspettando che la Volkswagen avesse le gomme aggiustate, andai al bar Maria per vedere il gioco delle bocce, come facevo spesso quando ero bambino. Vidi e riconobbi alcune persone di trent'anni prima. Erano invecchiati, ma recitavano la stessa parte, dicendo parole e facendo gesti simili a quelli di allora. Dopo avere lanciato, o lasciato cadere di mano la boccia, la seguivano, la sgridavano, la incoraggiavano, come si fa con una creatura. Notevole tra tutti era Micelotto che gridava e si agitava in una farsa seguita dal pubblico con grande piacere. "L'è bela, l'è bela", diceva spesso della propria giocata, consapevole e soddisfatto di essere bravo. Lo osservavo con attenzione e simpatia. "Quanti anni può avere?" mi chiesi. "Allora era un ragazzo. Adesso una cinquantina. Però gli piace sempre farsi guardare". Bocciava e recitava bene del resto. La sua parte migliore nel mondo doveva essere quella: fare vedere e sentire come sia bello giocare alle bocce. Certo è molto meglio che giocare con le persone. In fondo ciascuno di noi, quando si accorge di avere un’attitudine per un lavoro o un gioco che gli piace e gli riesce bene, dopo tanto esercizio praticato con lena diventa bravo e vuole darlo a vedere. Il mio genio si manifestava nello studio delle lettere e nel pedalare la bicicletta. Micelotto era bravo a giocare le bocce. Accarezzava ognuna di quelle creature rotonde, la faceva uscire dalla mano, e la seguiva incoraggiandola come un padre amoroso: se gli sembrava corta, accennava il gesto di spingerla; se lunga, di trattenerla e dissuaderla dal proseguire. Era un attore anche lui. Aveva un repertorio limitato ma lo eseguiva con amore e con arte. Quando piazzava un tiro ottimo, e gli riusciva spesso, lo ricompensavano gli applausi del pubblico e un sorso di vino. " Caro, simpatico Micelotto, mi piacevi quando io ero un bambino e tu un giovane uomo, quasi un ragazzo ancora, un pò rincagnato a dire il vero, ma dallo sguardo vivace, e mi piaci adesso, dopo che sono passati trent'anni intorno a noi, come le nuvole sopra la valle di Fassa.
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Già docente di latino e greco nei Licei Rambaldi di Imola, Minghetti e Galvani di Bologna, docente a contratto nelle università di Bologna, Bolzano-Bressanone e Urbino. Collaboratore di vari quotidiani tra cui "la Repubblica" e "il Fatto quotidiano", autore di traduzioni e commenti di classici (Edipo re, Antigone di Sofocle; Medea, Baccanti di Euripide; Omero, Storiografi greci, Satyricon) per diversi editori (Loffredo, Cappelli, Canova)
NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica
Ciclo di incontri alla biblioteca «Ginzburg». Protagonisti della storia antica
LE NUOVE DATE! Protagonisti della Storia Antica | Biblioteche Bologna - Tutte le date link per partecipare da casa: meet.google.com/yj...
giovedì 10 ottobre 2024
Ifigenia CLXXX. Il gioco delle bocce al Maria di Moena.
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