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Ultima scena -interno notte-. Quindi il Congedo.
Andammo a casa mia, questa è proprio l'ultima scena, ci spogliammo ancora una volta, ci ritrovammo nudi e bramosi nel letto, e facemmo l'amore con gusto. Forse avremmo trovato un nuovo equilibrio, da istrioni quali eravamo entrambi, nei ruoli moderni di amanti non possessivi o amanti-amici che dire si voglia. Oppure in quelli di Musa-poeta. Durante una pausa, mi domandai quando avrei incontrato una donna autentica che avrebbe consentito anche a me di non recitare. Me lo domando anche oggi, iam senior, sed cruda mihi viridisque senectus 1 .
Quando ver veniet meum ? 2.
Dopo eravamo allegri. Come la prima volta che avevamo fatto l'amore, nel novembre de '78, forse anche di più, perché nel frattempo le cose erano diventate più chiare. Eravamo più autentici in exitu. Verso l'una, tardi ma non tanto da compromettere il lavoro della mattina seguente, la riportai a casa sua e tornai nella mia dove per anni avrei dovuto scrivere il capolavoro facente epoca. Poi si sarebbe visto. Non c'era fretta. Il ritardare appunto è epico. Misi la sveglia alle nove per correggere la prima e iniziare la seconda pagina di questo grande lavoro, fiume epico che sta sfociando nel mare dopo 43 anni. Nel pomeriggio sarei andato a scuola per gli scrutini, quindi in bicicletta sul monte Donato, oppure a correre i cinquemila metri al campo sportivo Baumann. La sera sarei tornato a prendere Ifigenia per rivedere con lei quanto avevo scritto di nuovo, ripassare l'Antigone, cercare un poco di fresco e fare l'amore.
Congedo. Mi congedo da quanti hanno letto questa mia lunga lezione scritta, rispondendo ad alcuni dubbi che essa può avere suscitato. Ovviamente devo immaginare e scrivere anche le domande presunte.
Prima domanda:"A chi dedico3 quest'opera mia nel momento in cui la concludo?" A tutte le persone che me l'hanno ispirata e vi sono entrate. Alle amanti, le consanguinee, i consanguinei, le alunne, gli alunni, le amiche, gli amici, i conoscenti vivi nella mia mente in questi decenni passati scrivendo e pensando a quanto dovevo scrivere. In particolare però alle donne che hanno creduto in me incoraggiandomi prima a vivere poi a scrivere:"namque vos solebatis meas esse aliquid putare nugas "4 . Seconda domanda:"Quale delle femmine umane presenti qua dentro, diverse donne grazie a Dio, e donne diverse, quale ho amato di più? Quella che considera se stessa la più amata di tutte. Oggi credo però che avrei potuto amare senza riserve né dubbi soltanto una figlia mia.
Terza domanda. Perché ho raccontato una storia prevalentemente amorosa? I malevoli ignoranti anzi soggettiva e oscena,perché racconto i baci e talora perfino li conto 5. Costoro non si intendono di letteratura , né di bellezza. Chi non è completamente cretino o corrotto sa bene che il nostro romanzo tratta soprattutto di amore, ma anche di educazione, sia mentale sia fisica, di scuola, di morale, di natura, di cultura e di politica.
Perché ho messo in chiusura l'elemento politico? Perché la politica nel nostro paese non è più decisa dalla maggioranza degli aventi diritto al voto e non si adopera per il bene comune. La politica sta scomparendo dalla vita di tante persone: giovani che fissano il cellulare, adulti idolatri interessati solo agli idoli diffusi dalla pubblicità, suggestionati dalle menzogne propagandate quali dogmi religiosi. La vita senza politica non è vita umana. La distanza tra il palazzo e la piazza è cresciuta di molto rispetto a quella denunciata da Guicciardini6
Gli arcana imperii sono sempre più segreti e il quidam de populo può parlare consapevolmente soltanto di pochi fatti di cui ha esperienza. Molti però sanno pensare criticamente, dedurre o immaginare. Alcuni leggono ancora e ricordano le buone letture. Sanno parlare. Il pensiero e l’immaginazione non possono essere annientati senza annichilire l'umanità. Nonostante tutto sono rimasto ottimista come mi vedeva Päivi; sono convinto che le donne e gli uomini, come disse Elena augusta , non sono soltanto materia, e credo che l'anima di tutte le cose è il bene; sono certo che tutto prima o poi tende e arriva al bene. Infatti se il male potesse prevalere, l'umanità si sarebbe già estinta, e io non avrei scritto questo romanzo per amore dell'umanità.
Note 1 Cfr. Eneide, VI, 304, già piuttosto vecchio, ma gagliarda e verde la mia vecchiaia. Nell’Eneide si tratta di Caronte (deo invece di mihi), il traghettatore infernale
2 Cfr. Pervigilium Veneris, v. 89, quando verrà la mia primavera?
3 Cfr. Catullo, Carmi, 1, v.1. 4 Infatti voi eravate soliti pensare che le mie bagattelle valessero qualcosa. Cfr. Catullo, Carmi , 1, vv. 3-4. 5 Cfr. Catullo, Carmi, 5, 7-10:"Da mi basia mille, deinde centum,/dein mille altera, dein secunda centum,/deinde usque altera mille, deinde centum, dein, cum milia multa fecerimus….", dammi mille baci, poi cento, poi altri mille, poi ancora cento, poi senza fermarti altri mille poi cento, poi, quando ne avremo sommate molte migliaia… 6“Spesso tra il palazzo e la piazza è una nebbia sì folta o uno muro sì grosso che, non vi penetrando l'occhio degli uomini, tanto sa el popolo di quello che fa chi governa o della ragione perché lo fa, quanto delle cose che fanno in India" (Ricordi, 141).
Bologna 29 ottobre 2024 ore 17, 56
p. s
Questa storia ricca di casi è finita . Ora posso procedere con l’aggiunta di alcune altre scene correlabili a queste che avete letto. Poi cercherò un editore capace di farmi leggere, se non sarà un editore illuminato a cercare me. In tanti del resto mi avete già letto sul blog che ora vi aggiorno
p. s. Statistiche del blog Sempre1633917 Oggi309 Ieri502 Questo mese9145 Il mese scorso9470
Voi molti, voi fortunati molti, voi schiera di fratelli.
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Già docente di latino e greco nei Licei Rambaldi di Imola, Minghetti e Galvani di Bologna, docente a contratto nelle università di Bologna, Bolzano-Bressanone e Urbino. Collaboratore di vari quotidiani tra cui "la Repubblica" e "il Fatto quotidiano", autore di traduzioni e commenti di classici (Edipo re, Antigone di Sofocle; Medea, Baccanti di Euripide; Omero, Storiografi greci, Satyricon) per diversi editori (Loffredo, Cappelli, Canova)
NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica
Ciclo di incontri alla biblioteca «Ginzburg». Protagonisti della storia antica
LE NUOVE DATE! Protagonisti della Storia Antica | Biblioteche Bologna - Tutte le date link per partecipare da casa: meet.google.com/yj...
martedì 29 ottobre 2024
Ifigenia CCXXXVI
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