A Gaugamela (ottobre 331 a. C.) ci fu la battaglia decisiva tra Alessandro Magno e Dario III.
Parmenione voleva attaccare di notte ma Alessandro rispose che era turpe rubare la vittoria: lui voleva vincere fanerw`~ kai; a[neu sofivsmato~ (Arriano, Anabasi di Alessandro III, 10, 2) alla luce del sole e senza sotterfugi.
Arriano commenta finemente: qui non c’è solo l’orgoglio di Alessandro ma egli fece uso anche di un calcolo preciso: “kai; logismw`/ ajkribei` ejcrhvsato”. La notte infatti gli sembrava sfalerav, ingannevole e sfavorevole, a chi si è preparato bene, poiché vi capitano molti fatti imprevedibili polla; ejk tou` paralovgou xumbavnta (3, 10, 3).
La formulazione più nota contro gli amanti delle tenebre è quella del Nuovo Testamento utilizzata come epigrafe da Leopardi per La ginestra :"kai; hjgavphsan oiJ a[nqrwpoi ma'llon to; skovto" h] to; fw'": h\n ga;r aujtw'n ponhra; ta; e[rga", Giovanni, 3, 19, et dilexerunt homines magis tenebras quam lucem; erant enim eorum opera mala, e gli uomini preferirono la tenebra alla luce; infatti le loro opere erano malvagie.
Lo stesso secondo me vale per chi odia il caldo e ama il freddo, al punto di abolire l’estate con l’aria condizionata che costringe a indossare vestimenti autunnali funzionali all’occultamento delle deformità fisiche.
Sulla spiaggia di Pesaro si vedono innumerevoli pance di gente in costume. Segno di scarsa disciplina, di teste che non funzionano. Più di maschi e bambini che di donne e bambine.
Pesaro 11 ottobre 2024 ore 11, 36 giovanni ghiselli
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