Vediamo Tacito . Alla fine del 55 i Parti entrarono in Armenia.
Il re dei Parti Vologese aveva insediato come re dell’Armenia suo fratello Tiridate. A Roma, una città sermonum avida (Annales, XIII, 6), si chiedevano come avrebbe potuto un ragazzo di diciassette anni suscipere eam molem aut propulsare, tanto più che si lasciava guidare a femina e da due pedagoghi. Però Nerone poteva scegliere un buon generale. In effetti fu inviato l’ottimo comandante Domizio Corbulone. Nerone cominciò a emanciparsi dalla madre grazie a una liberta cui vocabulum Acte fuit (XIII, 12). Nerone era attratto da questa muliercula e invece, ab Octavia abhorrebat provava ripugnanza per Ottavia, nobili quidem et probitatis spectatae, fato quodam an quia praevălent inlicita.
Ad Agrippina Acte non piaceva, anzi muliebriter fremere (13, 13), donnescamente fremeva. Ma quantōque foediora exprobrabat acrius accendere, accendeva tanto più il figlio, quanto più gli rimproverava l’obbrobrio di amare una serva.
Nerone si affida a Seneca. Allora Agrippina si dà alle blandizie, anche fisiche, nei confronti di Nerone, ma gli amici metuebant orabantque cavēre insidias mulieris semper atrocis, tum et falsae. Poi Nerone toglie a Pallante, partigiano e amante di Agrippina, la cura rerum l’amministrazione delle rendite, ossia l’arbitrium regni che Claudio gli aveva assegnato. Era il ministro a rationibus. Callisto e Polibio a libellis.
Allora Agrippina minaccia Nerone dicendo che lei, figlia del grande Germanico, sarebbe andata con Britannico in castra: Nerone aveva come alleati debilis Burrus…trunca scilicet manu, e Seneca un exul, professoriā linguā (13, 14), Burro, un minorato, dalla mano mozza, e un ex esiliato dal linguaggio pedante. Siamo nel 55. Uccisione di Britannico.
Dicendo queste parole Agrippina alzava le mani e lanciava ingiurie. Allora Nerone attiva la famigerata Locusta già damnata veneficii. (Significa “cavalletta” e “aragosta”.) A corte un servo assaggia una bevanda caldissima e innocua, poi la passa a Britannico il quale la rifiuta.
La bevanda bollente viene allungata e raffreddata con del veleno. Britannico rimane senza voce né respiro e Nerone dice che è epilessia. Ma tutti capiscono e si spaventano. Tra il popolo molti giudicarono il delitto con indulgenza: “plerique etiam hominum ignoscebant antiquas fratrum discordias et insociabile regnum aestimantes” (13, 17).
E’ uno degli arcana imperii.
Un segreto del Palazzo simile a questo, (arcana domus) è rivelato dallo storiografo all'inizio degli Annales, quando Tiberio sta succedendo ad Augusto (14 d. C.) :"eam condicionem esse imperandi ut non aliter ratio constet quam si uni reddatur " (I, 6), questa è la condizione dell'impero che i conti tornano bene se si rendono a uno solo.
Si pensi a Eteocle e Polinice: "sociisque comes discordia regnis" (Stazio, Tebaide, I, 130), la discordia compagna dei regni condivisi.
Alla morte di Nerone cui succedette Galba poi Otone quidi Vitellio e infine Vespasiano si rivelò un altro arcanum: "posse principem alibi quam Romae fieri " (Historiae , I, 4), l'imperatore poteva essere creato anche fuori da Roma. Poco dopo a Vespasiano, vicino allo scontro finale con Vitellio, si svelò un' altra norma ancora :"imperium cupientibus nihil medium inter summa aut praecipitia" (Historiae, II, 74), per chi aspira al potere non c'è via di mezzo tra la vetta e il precipizio.
Bologna 31 ottobre 2024 ore 12, 04 giovanni ghiselli
p. s.
Statistiche del blog
Sempre1634728
Oggi235
Ieri466
Questo mese9956
Il mese scorso9470
Nessun commento:
Posta un commento