Nella tragedia del 408 Oreste di Euripide, il protagonista matricida appare come un fantasma a Menelao. Il ragazzo stesso dice to; sw`ma frou`don ( prov oJdou` 390), il corpo è sparito ed è rimasto solo il nome.
Lo zio chiama ajmorfiva l’aspetto del nipote. a[morfo~ come duvsmorfo~, come deformis, è “brutto”.
Menelao chiede tiv~ s j ajpovllusin noso~ ; quale malattia ti distrugge?
e Oreste risponde hJ suvnesi~, o{ti suvnoida deivn j eijrgasmevno~ (395-396), l’intelligenza poiché so di avere commesso azioni atroci.
Perché allora i fautori della guerra a tutti i costi non capiscono che propugnano il terzo conflitto mondiale?
Perché non hanno la suvnesi~, l’intelligenza che è la capacità di vedere i nessi tra le cose e gli eventi. Non sono intelligenti, non capiscono o fanno finta di non capire pur di non perdere il posto.
Pesaro 14 settembre 2022 ore 11, 06
giovanni ghiselli
p. s
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