giovedì 1 settembre 2022

Il successo rende onorati anche molti crimini

Honesta quaedam scelera successus facit (Seneca Fedra, 499)
Il successo rende onorati certi crimini. Non è ancora così?
Sia nella storia, sia nella politica attuale, sia nel nostro limitato “particulare”.
Dove e quando abbiamo avuto successo, pur con delle mascalzonate, abbiamo riscosso anche buona reputazione.
Quando invece ci è andata male, magari mentre si cercava di fare del bene, siamo divenuti spregevoli e siamo stati spregiati dai più,  ‘perché el vulgo ne va preso con quello che pare,e con lo evento della cosa;  e nel mondo non è se non vulgo’ (Machiavelli, Il principe, cap. XVIII).
 
Può bastare addirittura un calo di forza, perfino della salute, a inficiare la buona reputazione e il potere di un uomo.
Thomas  Buddenbrook dice  alla sorella Tony: “Il successo e la fortuna sono in noi. Noi dobbiamo tenerli: saldi, profondamente. Appena qua dentro qualcosa comincia a cedere, a stancarsi, a perdere forza, tutti intorno a noi si sentono liberi, si ribellano, recalcitrano, si sottraggono al nostro influsso. Allora un guaio viene dopo l’altro, batoste su batoste, e si è liquidati (…) Ora non è proprio necessario che sia la morte, ma il regresso…la discesa…il principio della fine (…) venne l’elezione a senatore e io ebbi fortuna e questa casa sorse dal suolo. Ma il titolo di senatore e la casa sono cose esteriori e io so una cosa (…) So che spesso i segni esteriori visibili e tangibili e i simboli della fortuna e dell’ascesa si manifestano in realtà quando tutto comincia a discendere” (T. Mann, I Buddenbrook, VII, 6)

Pesaro 1 settembre 2022 ore 11, 07

p. s
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