Ma la filologia vera non può essere separata dalla letteratura, dalla storia, dalla filosofia.
A questo proposito cfr. la lettera di Nietzsche a Erwin Rohde, del 20 novembre 1868: “Quella brulicante genia di filologi dei giorni nostri, quell’affaccendarsi da talpe, con le cavità mascellari rigonfie e lo sguardo cieco, contente di essersi accaparrate un verme, e indifferente verso i veri, urgenti problemi della vita”.
Pesaro 2 settembre 2022-
giovanni ghiselli
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