NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

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venerdì 2 settembre 2022

La logica del mercato non è la mia

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“Il mio antagonismo verso lo spirito del commercio, come spirito dell’epoca”[1].
“idea fondamentale della civiltà commerciale: la massa inferiore, con il poco che possiede, è insoddisfatta alla vista del ricco, crede che il ricco sia felice”[2]. E cerca di imitarlo. Cfr. viceversa Solone a Creso in Erodoto.
Don Milani:"la pubblicità si chiama persuasione occulta quando convince i poveri che cose non necessarie sono necessarie"[3].
"Il sistema migliore per rendere inoffensivi i poveri è insegnare loro a imitare i ricchi"[4].
 
Diceopoli, il cittadino giusto degli Acarnesi di Aristofane, deplora la vita della città consumista e guerrafondaia: egli odia la vita cittadina e sente la mancanza del suo villaggio dove nessuno gli diceva; a[nqraka~ privw” (v. 34), compra i carboni, poi l’aceto, poi l’olio, e nemmeno sapeva cosa fosse ‘compra’ “ oujd  j h[/dei privw” (v. 35), ma produceva tutto .
Senofonte nella  Ciropedia  racconta che in Persia, probabilmente nell'antica capitale Pasargade, c'è un luogo chiamato Piazza Libera  ("  jEleuqevra   jAgorav") dove sorge il palazzo reale con gli altri edifici governativi e da questa sono bandite le mercanzie (ta; me;n w[nia) e i trafficanti del mercato ("oiJ  jagorai'oi" ) e i loro schiamazzi e la loro volgarità (kai; aiJ touvtwn fwnai; kai; ajperokalivai). Costoro vengono spinti in altro luogo:"wJ" mh; mignuvhtai hJ touvtwn tuvrbh th'/ tw'n pepaideumevnwn eujkosmiva/"(I, 2, 3), affinché il loro disordine non si mescoli alla compostezza delle persone educate.
Ecco dunque che uno degli aspetti dell'ordine mentale e della compostezza consiste nel non confondersi con le contese e le resse del mercato, come ebbe a scrivere Rohde a proposito di Sofocle[5].
 Ho nominato Sofocle, ma voglio citare anche il Vangelo cristiano, poiché questa ostilità al mercato è la presa di distanza di un mondo non solo aristocratico, ma pure religioso, da un altro mondo nel quale gli unici valori sono "vendere e comprare".
 
N. T. Matteo, 21, 12:"Et intravit Iesus in templum et eiecebat omnes vendentes et ementes in templo, et mensas nummulariorum evertit et cathedras vendentium columbas, et dicit eis:"Scriptum est Domus mea domus orationis vocabitur". Vos autem facitis eam speluncam latronum", e Gesù entrò nel tempio e cacciava fuori tutti quelli che vendevano e compravano nel tempio, e rovesciò le tavole dei cambiamonete e le sedie di quelli che vendevano colombe e dice loro:"è scritto:"La mia casa sarà chiamata casa di orazione". Voi invece ne fate una spelonca di ladri.
 
Il rifiuto del vendere e, soprattutto, del comprare sul versante laico, e letterario, si trova in un personaggio del romanzo I Buddenbrook  di T. Mann, libro che è un poco considerato l'epica della borghesia: il conte Eberhard Mölln  che rifiuta il mondo borghese, era "un originale che si vedeva di rado e viveva lontano dal mondo in quella piccola casa di campagna dedicandosi all'allevamento di polli e cani e alla coltivazione di legumi...aveva esposto per parecchio tempo sull'umile porta di casa un cartello che diceva:"Qui abita il conte Mölnn. E' solo, non ha bisogno di nulla, non compera nulla e non ha niente da regalare"(p. 331).
Sentiamo la “matematica ispirata” di Pound: “We see to; kalovn decreed in the market place”, vediamo il bello che subisce decreti sulla piazza del mercato (Ode per la scelta del suo sepolcro (III).
E più avanti (XII): “Per tutta questa strada - un mercato di calze ha - soppiantato da molto tempo la coltivazione - delle rose di Pieria”.

Pesaro 2 settembre 2022 ore 9, 58
giovanni ghiselli
p. s.
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[1] Frammenti postumi, estate autunno 1881,11 (180).
[2] Frammenti postumi, estate autunno 1881, (227).
[3]Lettera a una professoressa , nota 56 di p. 69.
[4] Carlos Ruiz Zafòn, L'ombra del vento, p. 187.
[5]"Egli passa, non tocco, in mezzo alla ressa e alle contese del mercato", in Psiche , p.576.

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